Il Mediterraneo è stato il luogo che nel tempo lungo della sua storia ha in certi momenti accolto, e in molti altri respinto, diversi gruppi etnici tra cui anche il popolo dei rom. Vi erano arrivati dall’India in più flussi migratori che sin dal nono secolo avevano attraversato la Persia e l’Armenia per stabilirsi in Grecia, nei territori della Serbia e nei Balcani. Da qui, dagli inizi del Quattrocento, attraversando l’Adriatico e lo Ionio diversi nuclei di zingari cominciarono ad approdare sulle coste centrali e meridionali della penisola italiana insieme a migliaia di altri profughi slavi, greci e serbo-croati in cerca di una nuova collocazione. In molti casi riuscirono anche a radicarsi all’interno delle comunità locali e il nomadismo poté alternarsi ad episodi e momenti di sedentarietà. Scopo del libro è quello di riannodare i fili dei percorsi e tragitti itineranti degli zingari tra le diverse sponde del mar Mediterraneo, e del Mezzogiorno d’Italia in particolare, ricomporre una mappa delle loro presenze storiche ‘accertate’, e fare luce su quel ruolo di mediatori culturali che vi avevano svolto nella fase iniziale del loro arrivo e di cui molto spesso si è perso il ricordo e finanche le tracce.

Sulle tracce degli zingari. Il popolo rom nel Regno di Napoli. Secoli XV-XVIII

NOVI CHAVARRIA, Elisa
2007-01-01

Abstract

Il Mediterraneo è stato il luogo che nel tempo lungo della sua storia ha in certi momenti accolto, e in molti altri respinto, diversi gruppi etnici tra cui anche il popolo dei rom. Vi erano arrivati dall’India in più flussi migratori che sin dal nono secolo avevano attraversato la Persia e l’Armenia per stabilirsi in Grecia, nei territori della Serbia e nei Balcani. Da qui, dagli inizi del Quattrocento, attraversando l’Adriatico e lo Ionio diversi nuclei di zingari cominciarono ad approdare sulle coste centrali e meridionali della penisola italiana insieme a migliaia di altri profughi slavi, greci e serbo-croati in cerca di una nuova collocazione. In molti casi riuscirono anche a radicarsi all’interno delle comunità locali e il nomadismo poté alternarsi ad episodi e momenti di sedentarietà. Scopo del libro è quello di riannodare i fili dei percorsi e tragitti itineranti degli zingari tra le diverse sponde del mar Mediterraneo, e del Mezzogiorno d’Italia in particolare, ricomporre una mappa delle loro presenze storiche ‘accertate’, e fare luce su quel ruolo di mediatori culturali che vi avevano svolto nella fase iniziale del loro arrivo e di cui molto spesso si è perso il ricordo e finanche le tracce.
2007
978-88-6042-315-3
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