Attraverso un’accurata e dettagliata disamina delle fonti primarie coeve (in particolare carteggi, giornali e documenti manoscritti ed a stampa), viene rivisitata l’azione di Mazzini, di Garibaldi e di altri patrioti meno famosi nella Lombardia redenta dalle Cinque giornate, con uno sguardo agli antecedenti ed agli avvenimenti successivi. L’autore però ha dato rilievo anche ai “dimenticati della Storia”, cioè a quei tanti sconosciuti che non occuparono ruoli dirigenti o non apportarono contributi teorici al dibattito risorgimentale, ma fecero sì che l’Italia vivesse la stagione della “primavera dei popoli” grazie al loro coraggio ed ai loro sacrifici, spinti talvolta fino all’estremo. Del resto nel Quarantotto italiano, un nodo cruciale della nostra storia, entrò prepotentemente in scena quel popolo che per tanti anni i democratici avevano cercato di chiamare alla lotta, affinché la nostra penisola conquistasse l’indipendenza, la nazionalità e la libertà. Dal volume emerge un quadro in cui risalta l’importanza del cosiddetto “Partito d’azione” con le sue componenti e le sue figure più o meno famose che, pur con molti errori e limiti progettuali e politici, riuscirono tuttavia a forgiare la coscienza nazionale.

Mazzini e i democratici nel Quarantotto lombardo

LUSERONI, Giovanni
2007-01-01

Abstract

Attraverso un’accurata e dettagliata disamina delle fonti primarie coeve (in particolare carteggi, giornali e documenti manoscritti ed a stampa), viene rivisitata l’azione di Mazzini, di Garibaldi e di altri patrioti meno famosi nella Lombardia redenta dalle Cinque giornate, con uno sguardo agli antecedenti ed agli avvenimenti successivi. L’autore però ha dato rilievo anche ai “dimenticati della Storia”, cioè a quei tanti sconosciuti che non occuparono ruoli dirigenti o non apportarono contributi teorici al dibattito risorgimentale, ma fecero sì che l’Italia vivesse la stagione della “primavera dei popoli” grazie al loro coraggio ed ai loro sacrifici, spinti talvolta fino all’estremo. Del resto nel Quarantotto italiano, un nodo cruciale della nostra storia, entrò prepotentemente in scena quel popolo che per tanti anni i democratici avevano cercato di chiamare alla lotta, affinché la nostra penisola conquistasse l’indipendenza, la nazionalità e la libertà. Dal volume emerge un quadro in cui risalta l’importanza del cosiddetto “Partito d’azione” con le sue componenti e le sue figure più o meno famose che, pur con molti errori e limiti progettuali e politici, riuscirono tuttavia a forgiare la coscienza nazionale.
2007
978-88-492-1370-6
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