Introduzione: SEYLE (Saving and Empowering Young Lives in Europe) è uno studio randomizzato con gruppo di controllo su interventi di prevenzione del suicidio e promozione della salute mentale rivolti agli adolescenti delle scuole europee, che si pone come obiettivi la creazione di un database epidemiologico sulla salute e il benessere degli adolescenti europei, la valutazione del rapporto costo-efficacia di diversi programmi di prevenzione e l’individuazione di modelli di promozione della salute validi e culturalmente adeguati. Metodologia: Il campione italiano è composto da 1195 studenti (età media=15.3±0.6; 68.1% femmine) appartenenti agli Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado della regione Molise. L’assessment è stato condotto mediante un questionario contenente test ampiamente validati come la WHO-5, il BDI-Y (Beck Depression Inventory for Young), lo SDQ (Strenght and Difficulties Questionnaire), la PSS (Paykel Suicide Scale). Sono stati considerati come a rischio quei soggetti che presentavano un punteggio ≥2 all’item 4 della PSS o che hanno dichiarato di aver tentato di togliersi la vita nelle ultime 2 settimane. Risultati: Dalle analisi statistiche condotte sul campione italiano è emerso che il 2,9% (n=35) è a rischio suicidario. I soggetti a rischio risultano avere punteggi significativamente maggiori nelle scale WHO-5 (11.61±4.1; P =0.002), BDI-Y (18.20±11.16; P <0.0001), PSS (4.6±5.6; P <0.0001) e SDQ (16.69±5.4; P <0.0001) rispetto a quelli non a rischio. Inoltre, i primi presentano una percentuale significativamente maggiore di diagnosi di Disturbo Depressivo Maggiore (5.7%; P =0.001) e di aspettative negative nei riguardi del futuro valutate attraverso l’item “My future seems dark to me” della Beck Hopelessness Scale (BHS) (60%; P <0.0001). Conclusioni: Il rischio di suicidio, benché spesso sottovalutato, risulta elevato tra gli adolescenti. I risultati preliminari ottenuti sul campione in esame dimostrano l’efficacia degli strumenti utilizzati come indicatori di rischio suicidario tra gli adolescenti, concordando con quanto già riscontrato in letteratura nella popolazione adulta.
SCREENING DEL RISCHIO SUICIDARIO NEGLI ADOLESCENTI: RISULTATI PRELIMINARI DI SEYLE (SAVING AND EMPOWERING YOUNG LIVES IN EUROPE) IN ITALIA
Recchia L;SARCHIAPONE, Marco
2011-01-01
Abstract
Introduzione: SEYLE (Saving and Empowering Young Lives in Europe) è uno studio randomizzato con gruppo di controllo su interventi di prevenzione del suicidio e promozione della salute mentale rivolti agli adolescenti delle scuole europee, che si pone come obiettivi la creazione di un database epidemiologico sulla salute e il benessere degli adolescenti europei, la valutazione del rapporto costo-efficacia di diversi programmi di prevenzione e l’individuazione di modelli di promozione della salute validi e culturalmente adeguati. Metodologia: Il campione italiano è composto da 1195 studenti (età media=15.3±0.6; 68.1% femmine) appartenenti agli Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado della regione Molise. L’assessment è stato condotto mediante un questionario contenente test ampiamente validati come la WHO-5, il BDI-Y (Beck Depression Inventory for Young), lo SDQ (Strenght and Difficulties Questionnaire), la PSS (Paykel Suicide Scale). Sono stati considerati come a rischio quei soggetti che presentavano un punteggio ≥2 all’item 4 della PSS o che hanno dichiarato di aver tentato di togliersi la vita nelle ultime 2 settimane. Risultati: Dalle analisi statistiche condotte sul campione italiano è emerso che il 2,9% (n=35) è a rischio suicidario. I soggetti a rischio risultano avere punteggi significativamente maggiori nelle scale WHO-5 (11.61±4.1; P =0.002), BDI-Y (18.20±11.16; P <0.0001), PSS (4.6±5.6; P <0.0001) e SDQ (16.69±5.4; P <0.0001) rispetto a quelli non a rischio. Inoltre, i primi presentano una percentuale significativamente maggiore di diagnosi di Disturbo Depressivo Maggiore (5.7%; P =0.001) e di aspettative negative nei riguardi del futuro valutate attraverso l’item “My future seems dark to me” della Beck Hopelessness Scale (BHS) (60%; P <0.0001). Conclusioni: Il rischio di suicidio, benché spesso sottovalutato, risulta elevato tra gli adolescenti. I risultati preliminari ottenuti sul campione in esame dimostrano l’efficacia degli strumenti utilizzati come indicatori di rischio suicidario tra gli adolescenti, concordando con quanto già riscontrato in letteratura nella popolazione adulta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.