Il saggio di Lorenzo Canova esplora l’ultima fase creativa di Giorgio de Chirico, la Neometafisica, sviluppatasi negli ultimi dieci anni di vita dell’artista. In questo periodo, de Chirico rielabora e reinventa i suoi motivi classici – manichini, piazze d’Italia, archeologi, trovatori – attraverso una nuova sintesi espressiva che coinvolge pittura, scultura e grafica. Canova evidenzia come il maestro, in un rinnovato fervore creativo, mescoli consapevolmente elementi del suo linguaggio passato con nuove visioni chiarificate e luminose, generando opere in cui il gioco, l’ironia e la riflessione sul tempo si fondono. Il saggio sottolinea il ruolo centrale della grafica, realizzata in collaborazione con lo stampatore Alberto Caprini, e l’importanza del disegno come fondamento filosofico e tecnico della sua poetica. De Chirico viene presentato come un artista lucidamente profetico, capace di anticipare temi oggi centrali nel dibattito sull’arte contemporanea, come il rapporto tra manualità e tecnologia. Infine, Canova propone una rilettura del lascito di de Chirico alla luce della sua coerenza visionaria e della sua capacità di rinnovarsi, affermando la Neometafisica non come epilogo, ma come compimento creativo di una delle personalità più complesse e influenti del Novecento.
Le creazioni della Nuova Metafisica. Giorgio de Chirico tra pittura, scultura e grafica
lorenzo canova
2025-01-01
Abstract
Il saggio di Lorenzo Canova esplora l’ultima fase creativa di Giorgio de Chirico, la Neometafisica, sviluppatasi negli ultimi dieci anni di vita dell’artista. In questo periodo, de Chirico rielabora e reinventa i suoi motivi classici – manichini, piazze d’Italia, archeologi, trovatori – attraverso una nuova sintesi espressiva che coinvolge pittura, scultura e grafica. Canova evidenzia come il maestro, in un rinnovato fervore creativo, mescoli consapevolmente elementi del suo linguaggio passato con nuove visioni chiarificate e luminose, generando opere in cui il gioco, l’ironia e la riflessione sul tempo si fondono. Il saggio sottolinea il ruolo centrale della grafica, realizzata in collaborazione con lo stampatore Alberto Caprini, e l’importanza del disegno come fondamento filosofico e tecnico della sua poetica. De Chirico viene presentato come un artista lucidamente profetico, capace di anticipare temi oggi centrali nel dibattito sull’arte contemporanea, come il rapporto tra manualità e tecnologia. Infine, Canova propone una rilettura del lascito di de Chirico alla luce della sua coerenza visionaria e della sua capacità di rinnovarsi, affermando la Neometafisica non come epilogo, ma come compimento creativo di una delle personalità più complesse e influenti del Novecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


