Nel saggio Codici pittorici fantasmagorici, Lorenzo Canova analizza la mostra “Dodici Fantasmagorici”, ospitata da L’Attico di Fabio Sargentini, come espressione significativa della rinascita contemporanea della pittura, intesa non solo come linguaggio visivo, ma come pratica magica e performativa. Canova evidenzia il ruolo pionieristico di Sargentini, capace di promuovere fin dagli anni Ottanta una pittura installativa, intermediale e teatrale, anticipando molte delle tendenze oggi celebrate nel panorama globale. La mostra si configura come una prosecuzione ideale delle precedenti esperienze della galleria, in particolare del progetto Fantasmagoria Kounellis, fondendo elementi cromatici, simbolici e scenografici. Il testo approfondisce i linguaggi e le poetiche di dodici artisti accomunati da una visione fantasmagorica della pittura, in cui l’astrazione convive con tracce figurative e la materia si fa portatrice di senso e mistero: Massimo Barzagli, Bruno Ceccobelli, Marco Colazzo, Gianni Dessì, Paolo Fabiani, Giancarlo Limoni, Matteo Montani, Mario Nalli, Luca Padroni, Claudio Palmieri, Piero Pizzi Cannella e Sergio Ragalzi. Le loro opere, pur nella varietà stilistica e generazionale, compongono un insieme coerente in cui la pittura si rigenera come spazio archetipico, luogo simbolico e forma di resistenza poetica.
Codici pittorici fantasmagorici
lorenzo canova
2023-01-01
Abstract
Nel saggio Codici pittorici fantasmagorici, Lorenzo Canova analizza la mostra “Dodici Fantasmagorici”, ospitata da L’Attico di Fabio Sargentini, come espressione significativa della rinascita contemporanea della pittura, intesa non solo come linguaggio visivo, ma come pratica magica e performativa. Canova evidenzia il ruolo pionieristico di Sargentini, capace di promuovere fin dagli anni Ottanta una pittura installativa, intermediale e teatrale, anticipando molte delle tendenze oggi celebrate nel panorama globale. La mostra si configura come una prosecuzione ideale delle precedenti esperienze della galleria, in particolare del progetto Fantasmagoria Kounellis, fondendo elementi cromatici, simbolici e scenografici. Il testo approfondisce i linguaggi e le poetiche di dodici artisti accomunati da una visione fantasmagorica della pittura, in cui l’astrazione convive con tracce figurative e la materia si fa portatrice di senso e mistero: Massimo Barzagli, Bruno Ceccobelli, Marco Colazzo, Gianni Dessì, Paolo Fabiani, Giancarlo Limoni, Matteo Montani, Mario Nalli, Luca Padroni, Claudio Palmieri, Piero Pizzi Cannella e Sergio Ragalzi. Le loro opere, pur nella varietà stilistica e generazionale, compongono un insieme coerente in cui la pittura si rigenera come spazio archetipico, luogo simbolico e forma di resistenza poetica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.