Il nuovo modello di relazioni tra i poteri civili e i consociati, promosso dal vigente assetto costituzionale, postula una diversa rappresentazione della disciplina (e delle libertà che la contraddistinguono), per cui la protezione dei diritti della persona umana deve risultare prioritaria e godere di eguale dignità rispetto alla tutela delle forme organizzate dei bisogni religiosi. In questa logica, troverebbe spazio una descrizione dei rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose come mero ambito specifico necessario alla regolazione di aspetti peculiari di coordinamento fra le strutture interne dei gruppi spirituali dotati di una forte riconoscibilità giuridica esterna (quali, per l’appunto, risultano essere le organizzazioni confessionali) e le istituzioni pubbliche.
Diritto e religione (Plectica, Salerno, 2011). Per una rilettura del disegno costituzionale in tema di libertà religiose
Parisi Marco
2012-01-01
Abstract
Il nuovo modello di relazioni tra i poteri civili e i consociati, promosso dal vigente assetto costituzionale, postula una diversa rappresentazione della disciplina (e delle libertà che la contraddistinguono), per cui la protezione dei diritti della persona umana deve risultare prioritaria e godere di eguale dignità rispetto alla tutela delle forme organizzate dei bisogni religiosi. In questa logica, troverebbe spazio una descrizione dei rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose come mero ambito specifico necessario alla regolazione di aspetti peculiari di coordinamento fra le strutture interne dei gruppi spirituali dotati di una forte riconoscibilità giuridica esterna (quali, per l’appunto, risultano essere le organizzazioni confessionali) e le istituzioni pubbliche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.