Lo studio è dedicato alla manus che compare in testi epigrafici di varia natura come parte del corpo, soffermandomi in particolare sulla sottospecie delle mani operose, esecutrici di lavori fatti, appunto a mano e da sé, talvolta accompagnate dal verbo fecit (ma anche scripsit). Mani che per intensificare la manifestazione d’affetto intervengono direttamente, senza mediazione, talvolta accompagnate da aggettivi che definiscono il proprietario della mano (mea, nostra, sua...). Ho posto insomma attenzione al riferimento a chi scrive o firma o disegna o compone (nel caso ad esempio di mosaici), improvvisandosi artigiano; o, viceversa, a chi, come professionista, lavora in un’officina lapidaria, o è scultore e desidera farsi riconoscere come autore dell’opera o della scrittura; o, ancora, a chi da autodidatta si mette alla prova, per amore di un suo caro o per il piacere di farlo.
Manu sua fecit. Tra professionalità e affettuoso dilettantismo
Cecilia Ricci
2024-01-01
Abstract
Lo studio è dedicato alla manus che compare in testi epigrafici di varia natura come parte del corpo, soffermandomi in particolare sulla sottospecie delle mani operose, esecutrici di lavori fatti, appunto a mano e da sé, talvolta accompagnate dal verbo fecit (ma anche scripsit). Mani che per intensificare la manifestazione d’affetto intervengono direttamente, senza mediazione, talvolta accompagnate da aggettivi che definiscono il proprietario della mano (mea, nostra, sua...). Ho posto insomma attenzione al riferimento a chi scrive o firma o disegna o compone (nel caso ad esempio di mosaici), improvvisandosi artigiano; o, viceversa, a chi, come professionista, lavora in un’officina lapidaria, o è scultore e desidera farsi riconoscere come autore dell’opera o della scrittura; o, ancora, a chi da autodidatta si mette alla prova, per amore di un suo caro o per il piacere di farlo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.