Ricerca di terreno e montagne di mezzo: metodi, pratiche, discorsi

This issue of ‘Memorie Geografiche’ brings together contributions from both the Workshop ‘ Middle Mountains: territorial systems and co-evolutionary dynamics’ organised by the Society for Geographical Studies and the University of Molise, and the Research Project of National Interest (Prin) ‘MIND - Mountains INsiDe the mountain’, of which the Agnone Workshop was an important stage. Seizing an exceptional opportunity for synergy, the volume focuses on the theme of the ‘mountains in the middle’ and seeks to compare consolidated and innovative approaches to terrain research, an area in which the social and political legitimacy of the social sciences and Geography in particular is continually being redefined. The large number of participants in the Workshop and in this volume from young researchers, working in the non-strictly disciplinary sphere but more generally in the sphere of territorial sciences, and from teachers of various generations and backgrounds testifies to the interest encountered not only in the topic addressed but also in rethinking and re-proposing field research and related methods as indispensable tools in the toolbox of geographical investigation.

Questo numero delle Memorie geografiche raccoglie contributi a partire sia dal Laboratorio “Montagne di mezzo: sistemi territoriali e dinamiche co-evolutive” organizzato da Società di Studi Geografici e Università del Molise, sia dal Progetto di ricerca di interesse nazionale (Prin) “MIND – Mountains INsiDe the mountain”, di cui il Laboratorio di Agnone ha rappresentato una importante tappa. Cogliendo un’eccezionale possibilità di sinergia, il volume si focalizza sul tema delle “montagne di mezzo” e cerca di mettere a confronto consolidati e innovativi approcci alla ricerca di terreno, ambito su cui si ridefinisce continuamente la legittimazione sociale e politica delle scienze sociali e della Geografia in particolare. La nutrita partecipazione al Laboratorio e a questo volume di giovani ricercatori, che operano in ambito non strettamente disciplinare ma più in generale delle scienze territoriali, e di docenti di varie generazioni e provenienze testimonia l’interesse riscontrato non solo per il tema affrontato ma anche per ripensare e riproporre la ricerca di terreno e i metodi correlati come indispensabili strumenti nella scatola degli attrezzi dell’indagine geografica.