Varroa destructor Anderson & Trueman è un acaro ectoparassita specifico di Apis mellifera L. L'uso improprio di acaricidi di sintesi ha condotto alla differenziazione di popolazioni resistenti di varroa rilevate in tutto il mondo. Lo studio ha valutato l’attività biologica degli oli essenziali (OE) su V. destructor. Gli OE utilizzati sono stati forniti da Solimè (Cavriago, RE). Il materiale biologico è stato prelevato da un apiario sperimentale in provincia di Benevento. Sono stati eseguiti biosaggi elettroantennografici (EAG, 11 OE) su api bottinatrici e di attività biologica in gabbiette (api adulte), in vitro (adulti di varroa e larve di A. mellifera) e in campo (efficacia su V. destructor). Nei biosaggi in vitro sono stati utilizzati 10 adulti di varroa e 10 larve di A. m. ligustica Spinola (6 repliche). Le dosi di OE somministrate sono state 6 (0,5; 1,5; 2,0; 2,5; 3,25; 5,0 μL). I controlli sono stati effettuati dopo 1, 6, 21 e 24h. La mortalità massima (100%) degli acari è stata osservata, a concentrazioni diverse, con geranio (Geranium robertianum L. da fiori), cajeput (Melaleuca leucadendron L. var. cajeputi R. da foglie ) e lavanda (Lavandula officinalis Chaix da fiori), uguale a quella ottenuta con acido ossalico, a partire da 21h dopo la somministrazione. Sulle larve sono state rilevate mortalità leggermente superiori, ma significative, rispetto al controllo; l’acido ossalico ha indotto la mortalità larvale più elevata. Per la prova in campo sono state utilizzate 25 arnie (5 per ognuno dei 3 OE, 5 con acido ossalico sublimato, 5 con olio minerale). Le dosi somministrate sono state di 3 e 4 ml di una soluzione olio minerale:OE (1:1). Gli OE sono stati adsorbiti su diffusori sperimentali (tavolette di compensato) e inseriti sul fondo dell'alveare. Per la verifica dell’efficacia degli OE in campo, gli acari sono stati contati prima e dopo gli esperimenti; la conta degli acari è stata effettuata sul fondo antivarroa (prima e dopo 6, 24, 72h, 1 settimana), con il metodo dello zucchero a velo e nelle cellette opercolate. In campo le soluzioni di OE hanno indotto una mortalità media di V. destructor significativamente superiore rispetto al controllo e paragonabile a quella indotta dall’acido ossalico. Le risposte EAG hanno rilevato una maggiore sensibilità di A. mellifera ai tre OE di geranio, cajeput e lavanda. L'attività di questi tre OE è stata valutata con biosaggi di tossicità anche su api adulte (A. m. ligustica, A. m. macedonica Rüttner), non evidenziando alcuna mortalità. Gli OE potrebbero essere uno strumento efficace e sostenibile per controllare V. destructor, integrandoli con altri mezzi di controllo delle avversità di Apis mellifera.

Valutazione dell’efficacia di oli essenziali nel controllo di Varroa destructor e della loro bioattività su Apis mellifera

Di Criscio D.;Ganassi S.;Tedino C.;Petrarca S.;Mancini M.;De Cristofaro A.
2023-01-01

Abstract

Varroa destructor Anderson & Trueman è un acaro ectoparassita specifico di Apis mellifera L. L'uso improprio di acaricidi di sintesi ha condotto alla differenziazione di popolazioni resistenti di varroa rilevate in tutto il mondo. Lo studio ha valutato l’attività biologica degli oli essenziali (OE) su V. destructor. Gli OE utilizzati sono stati forniti da Solimè (Cavriago, RE). Il materiale biologico è stato prelevato da un apiario sperimentale in provincia di Benevento. Sono stati eseguiti biosaggi elettroantennografici (EAG, 11 OE) su api bottinatrici e di attività biologica in gabbiette (api adulte), in vitro (adulti di varroa e larve di A. mellifera) e in campo (efficacia su V. destructor). Nei biosaggi in vitro sono stati utilizzati 10 adulti di varroa e 10 larve di A. m. ligustica Spinola (6 repliche). Le dosi di OE somministrate sono state 6 (0,5; 1,5; 2,0; 2,5; 3,25; 5,0 μL). I controlli sono stati effettuati dopo 1, 6, 21 e 24h. La mortalità massima (100%) degli acari è stata osservata, a concentrazioni diverse, con geranio (Geranium robertianum L. da fiori), cajeput (Melaleuca leucadendron L. var. cajeputi R. da foglie ) e lavanda (Lavandula officinalis Chaix da fiori), uguale a quella ottenuta con acido ossalico, a partire da 21h dopo la somministrazione. Sulle larve sono state rilevate mortalità leggermente superiori, ma significative, rispetto al controllo; l’acido ossalico ha indotto la mortalità larvale più elevata. Per la prova in campo sono state utilizzate 25 arnie (5 per ognuno dei 3 OE, 5 con acido ossalico sublimato, 5 con olio minerale). Le dosi somministrate sono state di 3 e 4 ml di una soluzione olio minerale:OE (1:1). Gli OE sono stati adsorbiti su diffusori sperimentali (tavolette di compensato) e inseriti sul fondo dell'alveare. Per la verifica dell’efficacia degli OE in campo, gli acari sono stati contati prima e dopo gli esperimenti; la conta degli acari è stata effettuata sul fondo antivarroa (prima e dopo 6, 24, 72h, 1 settimana), con il metodo dello zucchero a velo e nelle cellette opercolate. In campo le soluzioni di OE hanno indotto una mortalità media di V. destructor significativamente superiore rispetto al controllo e paragonabile a quella indotta dall’acido ossalico. Le risposte EAG hanno rilevato una maggiore sensibilità di A. mellifera ai tre OE di geranio, cajeput e lavanda. L'attività di questi tre OE è stata valutata con biosaggi di tossicità anche su api adulte (A. m. ligustica, A. m. macedonica Rüttner), non evidenziando alcuna mortalità. Gli OE potrebbero essere uno strumento efficace e sostenibile per controllare V. destructor, integrandoli con altri mezzi di controllo delle avversità di Apis mellifera.
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