Molti isolati fungini appartenenti al genere Trichoderma sono risultati repellenti per differenti specie di afidi e quindi possono essere considerati potenziali agenti di biocontrollo. Funghi appartenenti a questo genere sono già utilizzati nella lotta contro funghi fitopatogeni. La ricerca è continuata in più direzioni con lo scopo di individuare i metaboliti responsabili dell’effetto repellente e le strutture coinvolte nella percezione dei metaboliti stessi da parte degli afidi. Gli esperimenti sono stati effettuati utilizzando afidi di tre specie: Schizaphis graminum (Rondani), Megoura viciae Buckton, Myzus persicae (Sulzer). Gli isolati fungini sono stati saggiati sotto forma di formulati ottenuti da colture fungine su cariossidi di riso (seccate e finemente macinate) e sospesi in acqua distillata. Indagini elettroantennografiche condotte sulle antenne delle specie S. graminum e M. viciae hanno messo in evidenza che nei formulati non sono presenti sostanze volatili percepite dagli afidi e, quindi, possibilmente coinvolte nell’effetto di repellenza. A seguito di questi risultati è stato ipotizzato che la sensibilità degli afidi alla presenza dei formulati possa essere dovuta a stimoli di contatto (in particolare gustativi). Per individuare recettori per gli stimoli gustativi è stato effettuato uno studio al SEM dei tarsi di individui delle tre specie. Le osservazioni hanno evidenziato la presenza di numerosi sensilli papillari con probabile sensibilità gustativa disposti sul segmento basale e apicale dei tarsi in tutte e tre le specie. Una prima serie di indagini elettrofisiologiche ha evidenziato che i sensilli localizzati sui tarsi sono stimolati intensamente dalle sospensioni acquose dei formulati saggiati e non dal riso macinato, confermando l’ipotesi di un coinvolgimento di tali sensilli nella percezione dei metaboliti fungini con azione repellente.
Sensilli antennali o sensilli tarsali? Come gli afidi percepiscono i metaboliti fungini con effetto repellente
GANASSI, Sonia;
2004-01-01
Abstract
Molti isolati fungini appartenenti al genere Trichoderma sono risultati repellenti per differenti specie di afidi e quindi possono essere considerati potenziali agenti di biocontrollo. Funghi appartenenti a questo genere sono già utilizzati nella lotta contro funghi fitopatogeni. La ricerca è continuata in più direzioni con lo scopo di individuare i metaboliti responsabili dell’effetto repellente e le strutture coinvolte nella percezione dei metaboliti stessi da parte degli afidi. Gli esperimenti sono stati effettuati utilizzando afidi di tre specie: Schizaphis graminum (Rondani), Megoura viciae Buckton, Myzus persicae (Sulzer). Gli isolati fungini sono stati saggiati sotto forma di formulati ottenuti da colture fungine su cariossidi di riso (seccate e finemente macinate) e sospesi in acqua distillata. Indagini elettroantennografiche condotte sulle antenne delle specie S. graminum e M. viciae hanno messo in evidenza che nei formulati non sono presenti sostanze volatili percepite dagli afidi e, quindi, possibilmente coinvolte nell’effetto di repellenza. A seguito di questi risultati è stato ipotizzato che la sensibilità degli afidi alla presenza dei formulati possa essere dovuta a stimoli di contatto (in particolare gustativi). Per individuare recettori per gli stimoli gustativi è stato effettuato uno studio al SEM dei tarsi di individui delle tre specie. Le osservazioni hanno evidenziato la presenza di numerosi sensilli papillari con probabile sensibilità gustativa disposti sul segmento basale e apicale dei tarsi in tutte e tre le specie. Una prima serie di indagini elettrofisiologiche ha evidenziato che i sensilli localizzati sui tarsi sono stimolati intensamente dalle sospensioni acquose dei formulati saggiati e non dal riso macinato, confermando l’ipotesi di un coinvolgimento di tali sensilli nella percezione dei metaboliti fungini con azione repellente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.