Una delle novità più interessanti degli ultimi anni nel campo della lotta agli insetti dannosi è l’impiego di sostanze naturali con attività fagodeterrente che interferiscono con il processo di scelta della pianta ospite. Saggi comportamentali ed elettrofisiologici condotti nell’ambito di studi precedenti hanno evidenziato che colture del fungo terricolo Trichoderma citrinoviride isolato ITEM 4484 avevano una significativa attività fagodeterrente nei riguardi di diverse specie di afidi, tra cui Schizaphis graminum (Rondani) e Myzus persicae (Sulzer) (Hemiptera: Aphididae). Dalle colture dell’isolato ITEM 4484 su substrato solido sono stati isolati e caratterizzati diversi metaboliti fagodeterrenti tutti liposolubili e a basso peso molecolare, che sono stati identificati mediante l’uso di tecniche spettroscopiche (essenzialmente NMR), ES MS e di metodi chimici e sono risultati appartenere a differenti famiglie chimiche. Particolarmente interessanti sono risultati alcuni alcoli a lunga catena saturi e insaturi, che in saggi comportamentali hanno mostrato una significativa attività fagodeterrente dosaggio-dipendente nei confronti dell’afide Rhopalosiphum padi, una specie parassita di cereali molto diffusa. Le prove comportamentali sono state effettuate sia sulle forme alate che sulle attere: le forme alate sono risultate sensibili anche a concentrazioni più basse rispetto alle attere. In uno studio successivo l’attività fagodeterrente nei confronti di R. padi è stata evidenziata anche per altri alcoli a lunga catena chimicamente correlati a quelli isolati dal fungo: per tutti è stata depositata una domanda di brevetto nazionale, con successiva estensione a livello internazionale. I risultati ottenuti consentono di ampliare lo spettro di specie di afidi suscettibili all’azione fagodeterrente di metaboliti di T. citrinoviride e hanno incoraggiato ulteriori studi volti al loro impiego nella pratica agricola.

Dal fungo Trichoderma citrinoviride, sostanze con attività fagodeterrente per la lotta contro gli afidi

GANASSI, Sonia;
2012-01-01

Abstract

Una delle novità più interessanti degli ultimi anni nel campo della lotta agli insetti dannosi è l’impiego di sostanze naturali con attività fagodeterrente che interferiscono con il processo di scelta della pianta ospite. Saggi comportamentali ed elettrofisiologici condotti nell’ambito di studi precedenti hanno evidenziato che colture del fungo terricolo Trichoderma citrinoviride isolato ITEM 4484 avevano una significativa attività fagodeterrente nei riguardi di diverse specie di afidi, tra cui Schizaphis graminum (Rondani) e Myzus persicae (Sulzer) (Hemiptera: Aphididae). Dalle colture dell’isolato ITEM 4484 su substrato solido sono stati isolati e caratterizzati diversi metaboliti fagodeterrenti tutti liposolubili e a basso peso molecolare, che sono stati identificati mediante l’uso di tecniche spettroscopiche (essenzialmente NMR), ES MS e di metodi chimici e sono risultati appartenere a differenti famiglie chimiche. Particolarmente interessanti sono risultati alcuni alcoli a lunga catena saturi e insaturi, che in saggi comportamentali hanno mostrato una significativa attività fagodeterrente dosaggio-dipendente nei confronti dell’afide Rhopalosiphum padi, una specie parassita di cereali molto diffusa. Le prove comportamentali sono state effettuate sia sulle forme alate che sulle attere: le forme alate sono risultate sensibili anche a concentrazioni più basse rispetto alle attere. In uno studio successivo l’attività fagodeterrente nei confronti di R. padi è stata evidenziata anche per altri alcoli a lunga catena chimicamente correlati a quelli isolati dal fungo: per tutti è stata depositata una domanda di brevetto nazionale, con successiva estensione a livello internazionale. I risultati ottenuti consentono di ampliare lo spettro di specie di afidi suscettibili all’azione fagodeterrente di metaboliti di T. citrinoviride e hanno incoraggiato ulteriori studi volti al loro impiego nella pratica agricola.
2012
9788866553472
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/138429
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