il presente contributo propone una lettura di alcune delle importanti trasformazioni del diritto agrario contemporaneo a partire dall’opera di un poeta lucano: Rocco Scotellaro. La elezione di Matera a Capitale europea della cultura 2019 ha innescato un ritorno di interesse per l’opera di Scotellaro, con la ripubblicazione di tutti i suoi scritti e con una nuova attenzione della critica e dell’opinione pubblica per una figura rimasta nell’ombra. L’opera di Scotellaro è rilevante per il giurista non solo per gli innumerevoli spunti che il «poeta dei contadini» riserva a chi studia il funzionamento delle regole, delle istituzioni e del potere, ma anche per la sua testimonianza storica di poeta/politico e la sua esperienza – prima esaltante, poi traumatica – con la vita istituzionale della Repubblica italiana nei suoi primi anni di vita.
Ogni Solco ha un Nome. Contadini e soggettività giuridica: la poesia di Rocco Scotellaro
Alberto Vespaziani
2021-01-01
Abstract
il presente contributo propone una lettura di alcune delle importanti trasformazioni del diritto agrario contemporaneo a partire dall’opera di un poeta lucano: Rocco Scotellaro. La elezione di Matera a Capitale europea della cultura 2019 ha innescato un ritorno di interesse per l’opera di Scotellaro, con la ripubblicazione di tutti i suoi scritti e con una nuova attenzione della critica e dell’opinione pubblica per una figura rimasta nell’ombra. L’opera di Scotellaro è rilevante per il giurista non solo per gli innumerevoli spunti che il «poeta dei contadini» riserva a chi studia il funzionamento delle regole, delle istituzioni e del potere, ma anche per la sua testimonianza storica di poeta/politico e la sua esperienza – prima esaltante, poi traumatica – con la vita istituzionale della Repubblica italiana nei suoi primi anni di vita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.