Economista tedesco, Wilhelm Röpke (1899-1966) è considerato tra i «padri» dell’Economia sociale di mercato, una corrente di pensiero che attribuiva allo Stato la necessità di definire le «regole del gioco», favorendo la concorrenza e la stabilità monetaria, e così l’affermarsi di una società libera e prospera, fondata sulla proprietà privata e la giustizia sociale. Il libro si prefigge l’obiettivo di introdurre il lettore al pensiero di Röpke, analizzando specialmente tre aspetti. Innanzitutto, l’idea centrale e duratura del suo insegnamento, che consiste nel fatto che il destino dell’economia di mercato risiede e si decide al di là della logica della domanda e dell’offerta, nella cornice etica, culturale e giuridica che è alla base dei processi del mercato stesso. In secondo luogo, la sua concezione della civitas humana, che al proprio interno vede interagire tutte le sfere storico-esistenziali nelle quali si esplica la vita concreta delle persone. Infine, l’interpretazione data da Röpke alla crisi sociale del suo tempo, che lo spinse a riflettere sulle possibili soluzioni istituzionali e ad elaborare la nozione di «terza via», alternativa tanto al vecchio liberalismo quanto all’incipiente collettivismo che tanto sembrava entusiasmare una parte consistente della cultura occidentale
Wilhelm Röpke
Flavio Felice
2024-01-01
Abstract
Economista tedesco, Wilhelm Röpke (1899-1966) è considerato tra i «padri» dell’Economia sociale di mercato, una corrente di pensiero che attribuiva allo Stato la necessità di definire le «regole del gioco», favorendo la concorrenza e la stabilità monetaria, e così l’affermarsi di una società libera e prospera, fondata sulla proprietà privata e la giustizia sociale. Il libro si prefigge l’obiettivo di introdurre il lettore al pensiero di Röpke, analizzando specialmente tre aspetti. Innanzitutto, l’idea centrale e duratura del suo insegnamento, che consiste nel fatto che il destino dell’economia di mercato risiede e si decide al di là della logica della domanda e dell’offerta, nella cornice etica, culturale e giuridica che è alla base dei processi del mercato stesso. In secondo luogo, la sua concezione della civitas humana, che al proprio interno vede interagire tutte le sfere storico-esistenziali nelle quali si esplica la vita concreta delle persone. Infine, l’interpretazione data da Röpke alla crisi sociale del suo tempo, che lo spinse a riflettere sulle possibili soluzioni istituzionali e ad elaborare la nozione di «terza via», alternativa tanto al vecchio liberalismo quanto all’incipiente collettivismo che tanto sembrava entusiasmare una parte consistente della cultura occidentaleI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.