La Strategia Nazionale Aree Interne facente capo all'Agenzia per la Coesione Territoriale, si prefigge di fermare e invertire nel prossimo decennio il trend demografico negativo delle aree interne dell'Italia che costituiscono il 52% dei comuni, il 22% della popolazione e circa il 60% della superficie territoriale (DPS 2012, 2015). La SNAI intende portare sviluppo in tali territori attraverso una duplice azione: promozione del mercato e ripristino di cittadinanza. Da un lato si vuole sospingere lo sviluppo locale, intensivo ed estensivo, nei punti di forza: agroalimentare, cultura e saper fare, turismo, energia. Dall'altro si vuole riequilibrare l'offerta di servizi di base: scuola, salute, mobilità e rete digitale. In tale riassetto non si può prescindere dal ruolo sempre più pregnante che assumono i migranti che vivono in tali aree. Se lo scopo della strategia è il riequilibrio dell'offerta di servizi di base, il ruolo dei rifugiati diviene centrale all'interno delle decisioni pubbliche. Le nuove popolazioni sono viste come una componente cruciale per lo sviluppo delle aree interne e soprattutto una risposta al problema dello spopolamento: giovani agricoltori o nuovi contadini, montanari per scelta, persone che rinunciano alla vita di città sempre meno sostenibile, lavoratori autonomi, quelli dei green jobs, rural user (Meloni 2006), residenti part-time o definitivi. Lo scopo del paper è quello di fornire una descrizione, attraverso un'analisi dei dati, della presenza straniera in alcune aree interne d'Italia (individuate dalla SNAI), per capire se e come, il ruolo dei migranti sia stato inserito in un'ottica di sviluppo territoriale.

Strategia nazionale aree interne e ruolo dei migranti

Golino A.
2020-01-01

Abstract

La Strategia Nazionale Aree Interne facente capo all'Agenzia per la Coesione Territoriale, si prefigge di fermare e invertire nel prossimo decennio il trend demografico negativo delle aree interne dell'Italia che costituiscono il 52% dei comuni, il 22% della popolazione e circa il 60% della superficie territoriale (DPS 2012, 2015). La SNAI intende portare sviluppo in tali territori attraverso una duplice azione: promozione del mercato e ripristino di cittadinanza. Da un lato si vuole sospingere lo sviluppo locale, intensivo ed estensivo, nei punti di forza: agroalimentare, cultura e saper fare, turismo, energia. Dall'altro si vuole riequilibrare l'offerta di servizi di base: scuola, salute, mobilità e rete digitale. In tale riassetto non si può prescindere dal ruolo sempre più pregnante che assumono i migranti che vivono in tali aree. Se lo scopo della strategia è il riequilibrio dell'offerta di servizi di base, il ruolo dei rifugiati diviene centrale all'interno delle decisioni pubbliche. Le nuove popolazioni sono viste come una componente cruciale per lo sviluppo delle aree interne e soprattutto una risposta al problema dello spopolamento: giovani agricoltori o nuovi contadini, montanari per scelta, persone che rinunciano alla vita di città sempre meno sostenibile, lavoratori autonomi, quelli dei green jobs, rural user (Meloni 2006), residenti part-time o definitivi. Lo scopo del paper è quello di fornire una descrizione, attraverso un'analisi dei dati, della presenza straniera in alcune aree interne d'Italia (individuate dalla SNAI), per capire se e come, il ruolo dei migranti sia stato inserito in un'ottica di sviluppo territoriale.
2020
978-88-255-3267-8
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/129590
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact