Il Molise è oggi l'unica regione italiana, con una popolazione inferiore a quella del 1861.Qui la deriva delle aree interne e l'emigrazione sono state più pronunciate che altrove, con rilevanti effetti negativi sul piano sociale, economico e ambientale. Ha resistito tuttavia la rete dei paesi, con il loro assetto istituzionale basato sul comune. Nella seconda metà del novecento l'abbandono delle aree interne ha avuto come contraltare un processo di litoralizzazione e lo sviluppo di alcuni poli industriali che hanno ulteriormente indebolito la trama territoriale dei servizi e delle attività economiche. A partire dai primi anni duemila in alcune aree interne hanno preso corpo esperienze di rinascita territoriale attraverso percorsi di protagonismo e di partecipazione delle comunità locali. In Molise si registrano casi di sviluppo endogeno che, nell'orizzonte della crisi strutturale del modello di sviluppo capitalistico, fanno della regione un laboratorio adatto all'elaborazione di nuove forme economiche e di organizzazione della comunità, che in qualche caso sembrano prefigurare un'inversione di rotta. Utilizzando la letteratura storica e come fonte la documentazione della Strategia Nazionale Aree Interne, l'intervento, in un'ottica territorialista, propone una lettura storica della deriva territoriale (deterritorializzazione) e, attraverso l'analisi di alcuni casi, indica le possibili strategie di ri-territorializzazione tramite l'empowerment delle comunità locali e la rivitalizzazione dei borghi e delle zone rurali, che della regione costituiscono l'ossatura al tempo stesso fragile e resistente.

Una regione di paesi. Il Molise tra declino e rinascita territoriale.

Golino A.
;
Pazzagli R.
2019-01-01

Abstract

Il Molise è oggi l'unica regione italiana, con una popolazione inferiore a quella del 1861.Qui la deriva delle aree interne e l'emigrazione sono state più pronunciate che altrove, con rilevanti effetti negativi sul piano sociale, economico e ambientale. Ha resistito tuttavia la rete dei paesi, con il loro assetto istituzionale basato sul comune. Nella seconda metà del novecento l'abbandono delle aree interne ha avuto come contraltare un processo di litoralizzazione e lo sviluppo di alcuni poli industriali che hanno ulteriormente indebolito la trama territoriale dei servizi e delle attività economiche. A partire dai primi anni duemila in alcune aree interne hanno preso corpo esperienze di rinascita territoriale attraverso percorsi di protagonismo e di partecipazione delle comunità locali. In Molise si registrano casi di sviluppo endogeno che, nell'orizzonte della crisi strutturale del modello di sviluppo capitalistico, fanno della regione un laboratorio adatto all'elaborazione di nuove forme economiche e di organizzazione della comunità, che in qualche caso sembrano prefigurare un'inversione di rotta. Utilizzando la letteratura storica e come fonte la documentazione della Strategia Nazionale Aree Interne, l'intervento, in un'ottica territorialista, propone una lettura storica della deriva territoriale (deterritorializzazione) e, attraverso l'analisi di alcuni casi, indica le possibili strategie di ri-territorializzazione tramite l'empowerment delle comunità locali e la rivitalizzazione dei borghi e delle zone rurali, che della regione costituiscono l'ossatura al tempo stesso fragile e resistente.
2019
978-88-940516-5-0
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