A partire dai primi mesi del 2011 l’onda della cosiddetta “Primavera araba”, ha tinto di rosso le acque della sponda nordafricana e mediorientale del Mar Mediterraneo. È dalla Tunisia che è partito il vento della “rivolte” che è poi arrivato in tutti gli altri Paesi, fino a giungere anche nel cuore del Mediterraneo, in quella Libia già tanto martoriata ed agonizzante. Un Paese la cui storia è sempre stata turbolenta: unito quasi con la forza dalle Potenze Occidentali (in primis Gran Bretagna e Francia, interessate soprattutto alla sua posizione strategica all’interno dello scenario mediterraneo) alla fine del periodo coloniale italiano.
Libia: la caotica storia di un sogno democratico infranto
IGLIERI G;
2016-01-01
Abstract
A partire dai primi mesi del 2011 l’onda della cosiddetta “Primavera araba”, ha tinto di rosso le acque della sponda nordafricana e mediorientale del Mar Mediterraneo. È dalla Tunisia che è partito il vento della “rivolte” che è poi arrivato in tutti gli altri Paesi, fino a giungere anche nel cuore del Mediterraneo, in quella Libia già tanto martoriata ed agonizzante. Un Paese la cui storia è sempre stata turbolenta: unito quasi con la forza dalle Potenze Occidentali (in primis Gran Bretagna e Francia, interessate soprattutto alla sua posizione strategica all’interno dello scenario mediterraneo) alla fine del periodo coloniale italiano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.