La medaglia d'argento, fu istituita ai sensi del R.D. n. 63 del 29 gennaio 1891, provvedimento che definiva il Regolamento per la distribuzione dei sussidi all’istruzione primaria e popolare. La decorazione veniva conferita dal Ministero della Pubblica Istruzione, agli insegnanti elementari e alle persone, che avevano mostrato, in modo singolare, di favorire l'istruzione e l'educazione popolare. Il Regolamento definiva i criteri per il conferimento della benemerenza. In particolare stabiliva che l'onorificenza dovesse essere attribuita annualmente a non più di un insegnante di una provincia la cui popolazione raggiungesse o superasse il numero di cinquecentomila abitanti. La medaglia veniva conferita ogni due anni, invece, a quei benemeriti che esercitavano l'insegnamento nelle province, con un numero inferiore a cinquecentomila abitanti. Definiva, inoltre, che la benemerenza poteva essere assegnata a chi risultava essere in possesso di specifici requisiti come la patente per l'insegnamento e di almeno otto anni di servizio. In ogni caso, tutti, dovevano dimostrare di possedere requisiti significativi, oltre allo zelo, costumi e capacità, come il numero degli alunni nelle loro classi e il grado di istruzione da questi raggiunto ciascun anno, la frequenza e il profitto degli alunni di tali scuole. Inoltre, si doveva considerare l'anzianità di servizio nello stesso comune e altri meriti speciali riconosciuti all'insegnante. Il R.D. n. 358 del 2 giugno 1895, stabiliva le caratteristiche della medaglia e autorizzava i maestri e le maestre a fregiarsene come insegna nelle occasioni pubbliche alla parte sinistra del petto, appesa ad un nastro di seta di color verde, con gli orli rossi. La medaglia prevedevnel diritto la effigie rivolta a sinistra del re Umberto I di Savoia e nel verso un campo vuoto per dedica tra rami di quercia legati in basso e appesa ad un nastro di seta color verde orlato di rosso. A seguito dell'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III, a partire dal conio del 1901, testo ed effigie incisi nel diritto della medaglia furono conseguentemente modificati e nel verso una corona di quercia
Medaglia d'argento per i benemeriti della popolare istruzione (1891)
Barausse, Alberto;Pilla, Annarita
2021-01-01
Abstract
La medaglia d'argento, fu istituita ai sensi del R.D. n. 63 del 29 gennaio 1891, provvedimento che definiva il Regolamento per la distribuzione dei sussidi all’istruzione primaria e popolare. La decorazione veniva conferita dal Ministero della Pubblica Istruzione, agli insegnanti elementari e alle persone, che avevano mostrato, in modo singolare, di favorire l'istruzione e l'educazione popolare. Il Regolamento definiva i criteri per il conferimento della benemerenza. In particolare stabiliva che l'onorificenza dovesse essere attribuita annualmente a non più di un insegnante di una provincia la cui popolazione raggiungesse o superasse il numero di cinquecentomila abitanti. La medaglia veniva conferita ogni due anni, invece, a quei benemeriti che esercitavano l'insegnamento nelle province, con un numero inferiore a cinquecentomila abitanti. Definiva, inoltre, che la benemerenza poteva essere assegnata a chi risultava essere in possesso di specifici requisiti come la patente per l'insegnamento e di almeno otto anni di servizio. In ogni caso, tutti, dovevano dimostrare di possedere requisiti significativi, oltre allo zelo, costumi e capacità, come il numero degli alunni nelle loro classi e il grado di istruzione da questi raggiunto ciascun anno, la frequenza e il profitto degli alunni di tali scuole. Inoltre, si doveva considerare l'anzianità di servizio nello stesso comune e altri meriti speciali riconosciuti all'insegnante. Il R.D. n. 358 del 2 giugno 1895, stabiliva le caratteristiche della medaglia e autorizzava i maestri e le maestre a fregiarsene come insegna nelle occasioni pubbliche alla parte sinistra del petto, appesa ad un nastro di seta di color verde, con gli orli rossi. La medaglia prevedevnel diritto la effigie rivolta a sinistra del re Umberto I di Savoia e nel verso un campo vuoto per dedica tra rami di quercia legati in basso e appesa ad un nastro di seta color verde orlato di rosso. A seguito dell'ascesa al trono di Vittorio Emanuele III, a partire dal conio del 1901, testo ed effigie incisi nel diritto della medaglia furono conseguentemente modificati e nel verso una corona di querciaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.