Il dialogo tra senex e servo in commedia molto spesso si traduce in una conversazione nella quale uno dei due interlocutori deve raggirare l’altro. La comunicazione tra i due personaggi è fondata su una costruzione di bugie. Un po’ per convenzione e un po’ per la maestria del commediografo, che tiene sempre gli spettatori informati dei fatti, lasciando alcuni personaggi in balìa degli equivoci, quello tra senex e servo è il tipico dialogo in grado di generare il riso nel pubblico: la comicità di queste scene è di solito affidata a battute che evidenziano tra i due protagonisti un completo ribaltamento dei ruoli, sia teatrali che sociali. Anche su questo aspetto si notano differenze tra Plauto e Terenzio, i cui dialoghi, comunque, sembrano talvolta costruiti sui modelli di scene tipiche della tradizione comica romana.

Il dialogo tra senex e servo nella commedia nuova e nella palliata

Monda
2023-01-01

Abstract

Il dialogo tra senex e servo in commedia molto spesso si traduce in una conversazione nella quale uno dei due interlocutori deve raggirare l’altro. La comunicazione tra i due personaggi è fondata su una costruzione di bugie. Un po’ per convenzione e un po’ per la maestria del commediografo, che tiene sempre gli spettatori informati dei fatti, lasciando alcuni personaggi in balìa degli equivoci, quello tra senex e servo è il tipico dialogo in grado di generare il riso nel pubblico: la comicità di queste scene è di solito affidata a battute che evidenziano tra i due protagonisti un completo ribaltamento dei ruoli, sia teatrali che sociali. Anche su questo aspetto si notano differenze tra Plauto e Terenzio, i cui dialoghi, comunque, sembrano talvolta costruiti sui modelli di scene tipiche della tradizione comica romana.
2023
978-2-406-14338-3
Il est généralement admis que la part prédominante réservée à l’esclave dans la comédie de Plaute est une nouveauté par rapport aux modèles grecs. Dans ce travail, nous examinons les scènes de dialogue entre l’esclave et son ancien maître. Il s’agit d’une conversation dans laquelle l’un des deux interlocuteurs doit tromper l’autre. La comparaison avec des scènes similaires présentes dans la nouvelle comédie et dans Térence semble démontrer que, même dans les modèles grecs, le rôle de l’esclave était parfois prédominant dans le développement de l’action scénique.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/120247
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