This essay begins with some considerations about different foundations of values - ontological, theological, anthropological, ethical - in order to shed light on how the value level, in any way it is conceived, always implies a dimension of normativity. In fact, the normative dialectic of integration between rules and principles tends to exceed its dichotomous structure in direction of the synthesis represented by the values. Those ideal norms which are the principles, different from the rules, do not coincide, however, with the values, although they are not clearly separable from them. The principles are different from the values. Such as the principles are not real rules, but conceivable in terms of rules in a broad sense, so the principles and values constitute a “unity in distinction”.

Il saggio muove da alcune considerazioni sui diversi tipi di fondazione dei valori - ontologiche, teologiche, antropologiche, deontologiche - per porre in luce come il piano valoriale, comunque venga concepito, implichi sempre una dimensione di normatività. Infatti, la dialettica normativa di integrazione tra regole e princìpi tende a superare la propria struttura dicotomica per orientarsi verso la terzietà della sintesi costituita dai valori, in cui si radica e a cui perviene tutta la normatività - intesa come complesso di regole e princìpi - di un diritto razionalmente strutturato. Le norme non coincidono però con i valori, anche nel caso in cui ci si riferisca a quelle norme ideali, diverse dalle regole, che sono i princìpi, e che non sono propriamente norme, pur non essendo nettamente scindibili da esse. Resta il fatto che i valori stessi non sono isolabili dai princìpi. Come le regole e i princìpi risultano differenti eppur concepibili nei termini unitari di norme in senso lato, anche i princìpi e i valori costituiscono una “unità nella distinzione”. La dimensione deontologica dei princìpi rappresenta il piano normativo del “dover essere”, distinguibile ma inseparabile da quella dimensione onto-assiologica dei valori che rappresenta il piano descrittivo dell’“essere”.

I valori nel diritto

TRONCARELLI, Barbara
2012-01-01

Abstract

This essay begins with some considerations about different foundations of values - ontological, theological, anthropological, ethical - in order to shed light on how the value level, in any way it is conceived, always implies a dimension of normativity. In fact, the normative dialectic of integration between rules and principles tends to exceed its dichotomous structure in direction of the synthesis represented by the values. Those ideal norms which are the principles, different from the rules, do not coincide, however, with the values, although they are not clearly separable from them. The principles are different from the values. Such as the principles are not real rules, but conceivable in terms of rules in a broad sense, so the principles and values constitute a “unity in distinction”.
2012
9788814168543
Il saggio muove da alcune considerazioni sui diversi tipi di fondazione dei valori - ontologiche, teologiche, antropologiche, deontologiche - per porre in luce come il piano valoriale, comunque venga concepito, implichi sempre una dimensione di normatività. Infatti, la dialettica normativa di integrazione tra regole e princìpi tende a superare la propria struttura dicotomica per orientarsi verso la terzietà della sintesi costituita dai valori, in cui si radica e a cui perviene tutta la normatività - intesa come complesso di regole e princìpi - di un diritto razionalmente strutturato. Le norme non coincidono però con i valori, anche nel caso in cui ci si riferisca a quelle norme ideali, diverse dalle regole, che sono i princìpi, e che non sono propriamente norme, pur non essendo nettamente scindibili da esse. Resta il fatto che i valori stessi non sono isolabili dai princìpi. Come le regole e i princìpi risultano differenti eppur concepibili nei termini unitari di norme in senso lato, anche i princìpi e i valori costituiscono una “unità nella distinzione”. La dimensione deontologica dei princìpi rappresenta il piano normativo del “dover essere”, distinguibile ma inseparabile da quella dimensione onto-assiologica dei valori che rappresenta il piano descrittivo dell’“essere”.
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