Il contributo esplicita gli esiti derivanti dall’analisi grafica condotta sull’ingresso monumentale del Cimitero Verano di Roma progettato nella prima metà dell’Ottocento da Virginio Vespignani ed ultimato, intorno al 1875, dall’architetto municipale Agostino Mercandetti. Per quanto l’ingresso sia stato concepito come parte integrante dell’insieme architettonico del Quadriportico e della Chiesa di Santa Maria della Misericordia, si connota -differenziandosi dallo spazio interno di ispirazione neorinascimentale- come elemento avulso da modelli tipologico-stilistici di riferimento, ma fortemente incline ad una monumentalità allusivamente simbolica. Il primo nucleo del Verano è oggetto di studi soprattutto condotti nell’ambito della storia dell’arte e dell’architettura, tuttavia la carenza di specifica documentazione progettuale e la ridotta attendibilità del materiale documentale disponibile, quasi esclusivamente inerente l’impianto planimetrico generale, non avevano reso possibile puntuali e mirati approfondimenti relativi agli aspetti geometrico-proporzionali dei singoli edifici. Al rigore della ragione geometrica di origine classicista ed archeologica, caratterizzante l’opera di Vespignani, nel disegno dell’ingresso del Verano, si associa una volontà di matrice espressionista esternata mediante la chiara evidenza dei “fuori scala” delle quattro statue e delle due torri, perfettamente intelaiate in una geometria che, superando il proprio stato di latenza, diviene quasi visibile concorrendo, al pari dei simboli fisicamente esplicitati, alla configurazione fisica.

Studi sull'ingresso monumentale al cimitero Verano di Roma

Piero Barlozzini
;
2022-01-01

Abstract

Il contributo esplicita gli esiti derivanti dall’analisi grafica condotta sull’ingresso monumentale del Cimitero Verano di Roma progettato nella prima metà dell’Ottocento da Virginio Vespignani ed ultimato, intorno al 1875, dall’architetto municipale Agostino Mercandetti. Per quanto l’ingresso sia stato concepito come parte integrante dell’insieme architettonico del Quadriportico e della Chiesa di Santa Maria della Misericordia, si connota -differenziandosi dallo spazio interno di ispirazione neorinascimentale- come elemento avulso da modelli tipologico-stilistici di riferimento, ma fortemente incline ad una monumentalità allusivamente simbolica. Il primo nucleo del Verano è oggetto di studi soprattutto condotti nell’ambito della storia dell’arte e dell’architettura, tuttavia la carenza di specifica documentazione progettuale e la ridotta attendibilità del materiale documentale disponibile, quasi esclusivamente inerente l’impianto planimetrico generale, non avevano reso possibile puntuali e mirati approfondimenti relativi agli aspetti geometrico-proporzionali dei singoli edifici. Al rigore della ragione geometrica di origine classicista ed archeologica, caratterizzante l’opera di Vespignani, nel disegno dell’ingresso del Verano, si associa una volontà di matrice espressionista esternata mediante la chiara evidenza dei “fuori scala” delle quattro statue e delle due torri, perfettamente intelaiate in una geometria che, superando il proprio stato di latenza, diviene quasi visibile concorrendo, al pari dei simboli fisicamente esplicitati, alla configurazione fisica.
2022
978-84-17853-51-8
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