Questo volume consta di alcuni scritti ricompresi entro un insieme concettuale diversificato eppur unitario, ad attestazione della notevole problematicità della bioetica, in quanto espressione interdisciplinare, dilemmatica e articolata di molteplici contenuti nonché di contrapposti versanti, come si evince anche dai temi qui affrontati, quali il corpo, il soggetto, la vita, la morte, le biotecnologie, la tecnoscienza e la rischiosità delle sue applicazioni. Avvertire una simile problematicità permette di cogliere il riduzionismo di tutte le visioni bioetiche unilaterali in cui la realtà nei suoi significati eterogenei, e spesso contraddittori, venga sottoposta a una piatta lettura assolutizzante. Invece, è proprio dalla confliggenza dialettica e dal dubbio dilemmatico, talora irresolubile, che sorge la coscienza come autocoscienza, ovvero la coscienza di una ponderata responsabilità etica e di una doverosità interiore esprimenti, senza dogmatiche chiusure, l’importanza dei princìpi di dignità, integrità e indisponibilità della vita, essendo questi gli indispensabili presupposti etico-razionali di una regolamentazione giuridica che, seppur basata sul rispetto dell’autonomia individuale, sia atta a orientare i singoli verso le scelte meno estreme.
Profili di problematicità della bioetica
Barbara TRONCARELLI
2022-01-01
Abstract
Questo volume consta di alcuni scritti ricompresi entro un insieme concettuale diversificato eppur unitario, ad attestazione della notevole problematicità della bioetica, in quanto espressione interdisciplinare, dilemmatica e articolata di molteplici contenuti nonché di contrapposti versanti, come si evince anche dai temi qui affrontati, quali il corpo, il soggetto, la vita, la morte, le biotecnologie, la tecnoscienza e la rischiosità delle sue applicazioni. Avvertire una simile problematicità permette di cogliere il riduzionismo di tutte le visioni bioetiche unilaterali in cui la realtà nei suoi significati eterogenei, e spesso contraddittori, venga sottoposta a una piatta lettura assolutizzante. Invece, è proprio dalla confliggenza dialettica e dal dubbio dilemmatico, talora irresolubile, che sorge la coscienza come autocoscienza, ovvero la coscienza di una ponderata responsabilità etica e di una doverosità interiore esprimenti, senza dogmatiche chiusure, l’importanza dei princìpi di dignità, integrità e indisponibilità della vita, essendo questi gli indispensabili presupposti etico-razionali di una regolamentazione giuridica che, seppur basata sul rispetto dell’autonomia individuale, sia atta a orientare i singoli verso le scelte meno estreme.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.