Il capitolo offre un'introspezione generale circa le problematiche di trattamento delle grandezze immateriali all'interno dei sistemi contabili tradizionali. Il punto di partenza è da un lato la considerazione della centralità delle risorse intangibili nella formazione delle condizioni di competitività e di sviluppo dell'azienda, e dall'altro la descrizione del modello contabile, compendiato nel bilancio di esercizio, con riferimento particolare alle regole ed ai criteri che le risorse immateriali devono rispettare per essere rappresentate in bilancio. Da questa prospettiva si rileva che non tutte le categorie di risorse immateriali assumono "dignità contabile": alcune di esse non emergono dalle sintesi di bilancio risultando di fatto "invisibili". Si evince, pertanto, un deficit informativo relativo all'area immateriale dell'impresa. La funzione informativa in merito alla situazione economica è svolta in modo complementare dai due prospetti quantitativi, il Conto Economico e lo Stato Patrimoniale, e dai documenti di natura prevalentemente descrittiva quali la Nota Integrativa e Relazione sulla Gestione. Ma il contributo offerto da questi ultimi due documenti alla comprensione del patrimonio intangibile è limitato alle risorse rappresentabili contabilmente, le "immobilizzazioini immateriali", mentre restano neglette, salvo casi particolari, le risorse "invisibili", che spesso spiegano le ragioni del successo dell'impresa. Tuttavia, s'avanzano nuovi strumenti di monitoraggio del patrimonio intangibile, anche se su un piano extra contabile, quali il "Risultato Economico Integrato", la "Balanced Scorecard", i "costi di sviluppo". Si tratta di strumenti volontari adatti ad integrare il sistema della comunicazione economica obbligatoria d'impresa, che trovano proprio nella Nota Integrativa e nella Relazione sulla Gestione il terreno più opportuno per il loro sviluppo.
Le risorse immateriali nel bilancio di esercizio
STRUZZOLINO, Claudio
2004-01-01
Abstract
Il capitolo offre un'introspezione generale circa le problematiche di trattamento delle grandezze immateriali all'interno dei sistemi contabili tradizionali. Il punto di partenza è da un lato la considerazione della centralità delle risorse intangibili nella formazione delle condizioni di competitività e di sviluppo dell'azienda, e dall'altro la descrizione del modello contabile, compendiato nel bilancio di esercizio, con riferimento particolare alle regole ed ai criteri che le risorse immateriali devono rispettare per essere rappresentate in bilancio. Da questa prospettiva si rileva che non tutte le categorie di risorse immateriali assumono "dignità contabile": alcune di esse non emergono dalle sintesi di bilancio risultando di fatto "invisibili". Si evince, pertanto, un deficit informativo relativo all'area immateriale dell'impresa. La funzione informativa in merito alla situazione economica è svolta in modo complementare dai due prospetti quantitativi, il Conto Economico e lo Stato Patrimoniale, e dai documenti di natura prevalentemente descrittiva quali la Nota Integrativa e Relazione sulla Gestione. Ma il contributo offerto da questi ultimi due documenti alla comprensione del patrimonio intangibile è limitato alle risorse rappresentabili contabilmente, le "immobilizzazioini immateriali", mentre restano neglette, salvo casi particolari, le risorse "invisibili", che spesso spiegano le ragioni del successo dell'impresa. Tuttavia, s'avanzano nuovi strumenti di monitoraggio del patrimonio intangibile, anche se su un piano extra contabile, quali il "Risultato Economico Integrato", la "Balanced Scorecard", i "costi di sviluppo". Si tratta di strumenti volontari adatti ad integrare il sistema della comunicazione economica obbligatoria d'impresa, che trovano proprio nella Nota Integrativa e nella Relazione sulla Gestione il terreno più opportuno per il loro sviluppo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.