The port of Misenum was the largest Roman military port in the Mediterranean; it is widely believed that the city and its port scattered as a consequence of the dismissal of the Roman military fleet and bradyseismic movements . New and important late antiquity and early medieval pottery deposits from the city enable to overturn this view showing that the port of Misenum continued to receive goods from the Mediterranean basin and to export the agricultural products from his hinterland until the ninth century.

Il porto di Misenum fu in età romana il maggiore porto militare del Mediterraneo; è opinione diffusa che la città ed il suo porto abbiano subito una destrutturazione dovuta all'abbandono della flotta militare romana e ai movimenti bradisismici. I risultati delle ricerche di questi ultimi anni ribaltano questa errata opinione, mostrando un centro vitale e strategico per le attività economiche e militari dell'area napoletana. Il dato nuovo e importante è costituito dai depositi di ceramica d'età tardoantica e altomedievale, rinvenuti in diversi siti della città, che forniscono un'importante attestazione archeologica della continuità di frequentazione del porto dal IV al IX secolo.

Il porto di Miseno (Campania - Italia) in età tardonatica: analisi dei contesti ceramici

SORICELLI, Gianluca;
2010-01-01

Abstract

The port of Misenum was the largest Roman military port in the Mediterranean; it is widely believed that the city and its port scattered as a consequence of the dismissal of the Roman military fleet and bradyseismic movements . New and important late antiquity and early medieval pottery deposits from the city enable to overturn this view showing that the port of Misenum continued to receive goods from the Mediterranean basin and to export the agricultural products from his hinterland until the ninth century.
2010
978-1-4073-0736-7
Il porto di Misenum fu in età romana il maggiore porto militare del Mediterraneo; è opinione diffusa che la città ed il suo porto abbiano subito una destrutturazione dovuta all'abbandono della flotta militare romana e ai movimenti bradisismici. I risultati delle ricerche di questi ultimi anni ribaltano questa errata opinione, mostrando un centro vitale e strategico per le attività economiche e militari dell'area napoletana. Il dato nuovo e importante è costituito dai depositi di ceramica d'età tardoantica e altomedievale, rinvenuti in diversi siti della città, che forniscono un'importante attestazione archeologica della continuità di frequentazione del porto dal IV al IX secolo.
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