Il sipario si schiude. Gli spettacoli disegnati di Giorgio de Chirico

Il saggio (contenuto nel catalogo di una grande mostra dedicata a Giorgio de Chirico) attraversa i maggiori temi della carriera del maestro: dalla sua ripresa della Metafisica giovanile alla pittura che dialoga con i grandi pittori della storia dell’arte, fino ai capolavori della sua Neometafisica, il suo periodo finale oggi apprezzato in tutto il mondo per la sua straordinaria importanza. Il saggio vuole mettere in evidenza l’importanza visiva, costruttiva e simbolica dell’elemento teatrale nell’opera dell’artista. In questo modo, l'Apocalisse, illustrata da de Chirico con tavole esposte in mostra, nel suo significato di svelamento e di rivelazione, rappresenta allusivamente il filo conduttore dell’intero progetto, visto come un affascinante susseguirsi di sipari aperti per presentarci i molti enigmi della Metafisica attraverso le Piazze d’Italia, gli interni misteriosi, i manichini, gli Archeologi, i Gladiatori, insieme alle Ville Romane, ai paesaggi, alle nature morte e alle sue citazioni mitologiche. In tutte queste opere, provenienti dalla collezione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, l’artista costruisce un impianto architettonico e scenografico formato da linee e geometrie segrete, nascoste nella struttura compositiva dei lavori. In questo contesto, anche la ripresa della grande arte sacra, a cui è nella mostra dedicata una sezione apposita, è realizzata dall’artista attraverso una rielaborazione dei meccanismi scenici della pittura barocca, dando vita a quello che è stato definito il suo splendido “teatro della pittura”. Il saggio approfondisce dunque l'opera di Giorgio de Chirico nei diversi, metamorfici, ma sempre coerenti, aspetti di quella che è stata felicemente definita la sua “Metafisica continua”, dando un risalto particolare alla fase finale della sua Neometafisica.