Il fenomeno sportivo, quale fatto giuridicamente rilevante, appare ampiamente strutturato nelle diverse componenti sociali, etiche, economiche; aspetti tutti presi in esame dal diritto che ora insegue e recepisce gli obiettivi del complesso settore dello sport e del relativo business, ora, invece, sotto la spinta di interessi alternativi, svolge una funzione di trasformazione dell’esistente, perseguendo prioritariamente la realizzazioni di valori costituzionalmente garantiti. Il continuo interessamento da parte dell’ordinamento giuridico nei riguardi di tale settore sembra legarsi, in particolare, al crescente rilievo assunto dallo sport, non tanto per l’ampio sviluppo dell’attività ludica a livello globale, quanto per le ingenti somme di capitali in grado di attirare all’interno di tale complessa fenomenologia. Sono, in tal modo analizzate, nei paragrafi indicati, una serie di contratti legati all’evento sportivo, quest’ultimo visto ora quale oggetto del contratto di lavoro sportivo di dirigenti (par. 66) e tecnici sportivi (par. 67), ora quale oggetto di scommessa (par. 74), ora veicolo di pubblicità commerciale (merchandising: par. 70), ora oggetto di una piú attenta considerazione per l’emergere di fenomeni atipici (ski-pass: par. 72). Sono, inoltre, presi in esame: l’istituto della compravendita di titoli di accesso a manifestazioni sportive (par. 73) e la relativa gestione di impianti e strutture (par. 68) nei quali si svolgono le competizioni. Sí che, si profila la necessità di valutare normativamente, nell’articolata e fitta rete di regole statali, sovranazionali e degli organismi sportivi, la liceità delle multiformi condotte cosí realizzate; di qualificare tali fattispecie e risolvere l’intreccio di questioni, spesso di non semplice analisi e soluzione; di vagliare gli interessi posti alla base di tali rapporti che, di là da ogni apparente alternanza tra ipotetici mondi – ‘sport’, ‘economia’ e ‘diritto’ – sono il prodotto culturale della complessa realtà sociale, disciplinata da un sistema ordinamentale diretto non a svilire, ma a rafforzare quella autonomia negoziale che, conformandosi ad esso, trova in tal modo la sua ragionevole giustificazione. Oggetto di esame è, inoltre, il complesso fenomeno della lotta al doping nello sport (cap. IX). Partendo dalle funzioni svolte dalla WADA (Word Anti-Doping Agency) si indaga sugli interventi predisposti al riguardo dall’Unione europea, dall’Italia (l. 14 dicembre 2000, n. 376, Tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping), e dagli enti sportivi (regolamenti delle singole Federazioni nazionali).

I contratti dello sport. Parte generale (§ 62); I dirigenti (§ 66); I tecnici sportivi (§ 67); I contratti di gestione di impianti sportivi (§ 68.); Il merchandising (§ 70); I contratti di cessione dei diritti audiovisivi su eventi sportivi (§ 71); Il contratto di sky-pass (§ 72); Il contratto di compravendita di biglietti per manifestazioni sportive (§ 73); Le scommesse su eventi sportivi ed i finanziamenti nello sport (§ 74). Cap. IX. Il doping: La dimensione internazionale della lotta al doping. La WADA (§ 104); L’Unione europea e la lotta al doping (§ 105); La normativa italiana sul doping (§ 106); I regolamenti e le principali iniziative degli enti sportivi in materia di doping (§ 107)

TULLIO, Loredana
2010-01-01

Abstract

Il fenomeno sportivo, quale fatto giuridicamente rilevante, appare ampiamente strutturato nelle diverse componenti sociali, etiche, economiche; aspetti tutti presi in esame dal diritto che ora insegue e recepisce gli obiettivi del complesso settore dello sport e del relativo business, ora, invece, sotto la spinta di interessi alternativi, svolge una funzione di trasformazione dell’esistente, perseguendo prioritariamente la realizzazioni di valori costituzionalmente garantiti. Il continuo interessamento da parte dell’ordinamento giuridico nei riguardi di tale settore sembra legarsi, in particolare, al crescente rilievo assunto dallo sport, non tanto per l’ampio sviluppo dell’attività ludica a livello globale, quanto per le ingenti somme di capitali in grado di attirare all’interno di tale complessa fenomenologia. Sono, in tal modo analizzate, nei paragrafi indicati, una serie di contratti legati all’evento sportivo, quest’ultimo visto ora quale oggetto del contratto di lavoro sportivo di dirigenti (par. 66) e tecnici sportivi (par. 67), ora quale oggetto di scommessa (par. 74), ora veicolo di pubblicità commerciale (merchandising: par. 70), ora oggetto di una piú attenta considerazione per l’emergere di fenomeni atipici (ski-pass: par. 72). Sono, inoltre, presi in esame: l’istituto della compravendita di titoli di accesso a manifestazioni sportive (par. 73) e la relativa gestione di impianti e strutture (par. 68) nei quali si svolgono le competizioni. Sí che, si profila la necessità di valutare normativamente, nell’articolata e fitta rete di regole statali, sovranazionali e degli organismi sportivi, la liceità delle multiformi condotte cosí realizzate; di qualificare tali fattispecie e risolvere l’intreccio di questioni, spesso di non semplice analisi e soluzione; di vagliare gli interessi posti alla base di tali rapporti che, di là da ogni apparente alternanza tra ipotetici mondi – ‘sport’, ‘economia’ e ‘diritto’ – sono il prodotto culturale della complessa realtà sociale, disciplinata da un sistema ordinamentale diretto non a svilire, ma a rafforzare quella autonomia negoziale che, conformandosi ad esso, trova in tal modo la sua ragionevole giustificazione. Oggetto di esame è, inoltre, il complesso fenomeno della lotta al doping nello sport (cap. IX). Partendo dalle funzioni svolte dalla WADA (Word Anti-Doping Agency) si indaga sugli interventi predisposti al riguardo dall’Unione europea, dall’Italia (l. 14 dicembre 2000, n. 376, Tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping), e dagli enti sportivi (regolamenti delle singole Federazioni nazionali).
2010
978-88-495-1983-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/10737
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