The paper proposes three approaches to the theme of the city. The first approach is a concerned reflection on the city in moral peril, from the attacks suffered in the last twenty years to the current pandemic. We share the fears expressed years ago by Paul Virilio and returned dramatically relevant today. The second approach is represented by a hermeneutics of building in which we recognize the identity element of the city. We question the value of the stracittà versus the omnipolis, recovering in part the suggestions of the Italian literary movement of the 1920s and 1930s “stracittà e strapaese” and in part the hermeneutic analyses of Paul Ricoeur. The third approach opens to technological optimism and the future of digital cities, in which artificial intelligence provides the curiosity and excitement to overcome boundaries and obstacles that now do not belong to us. The fascination of the cinematic characters in Wim Wenders' "Alice in the Cities" will be transformed on this occasion into that of Alice in smart cities.

Il contributo propone tre approcci al tema della città. Il primo approccio è rappresentato da una preoccupata riflessione sulla città in pericolo morale, dagli attacchi subìti negli ultimi venti anni all’attuale pandemia. Condividiamo i timori espressi anni fa da Paul Virilio e tornati drammaticamente attuali. Il secondo approccio è rappresentato da un’ermeneutica del costruire in cui riconosciamo l’elemento identitario della città. Ci interroghiamo sul valore della “stracittà” versus l’onnipolis, recuperando in parte le suggestioni del movimento letterario italiano degli anni Venti e Trenta “stracittà e strapaese” e in parte le analisi ermeneutiche di Paul Ricoeur. Il terzo approccio si apre all’ottimismo tecnologico e al futuro delle città digitali, in cui l’intelligenza artificiale dona la curiosità e l’entusiasmo di superare confini e ostacoli che ormai non ci appartengono. Il fascino dei personaggi cinematografici di “Alice nelle città” di Wim Wenders si trasformerà in questa occasione in quello di Alice nelle “smart cities”.

Alice nelle Stracittà. Dalle comunità in pericolo alle città digitali

Fabrizia Abbate
2021-01-01

Abstract

The paper proposes three approaches to the theme of the city. The first approach is a concerned reflection on the city in moral peril, from the attacks suffered in the last twenty years to the current pandemic. We share the fears expressed years ago by Paul Virilio and returned dramatically relevant today. The second approach is represented by a hermeneutics of building in which we recognize the identity element of the city. We question the value of the stracittà versus the omnipolis, recovering in part the suggestions of the Italian literary movement of the 1920s and 1930s “stracittà e strapaese” and in part the hermeneutic analyses of Paul Ricoeur. The third approach opens to technological optimism and the future of digital cities, in which artificial intelligence provides the curiosity and excitement to overcome boundaries and obstacles that now do not belong to us. The fascination of the cinematic characters in Wim Wenders' "Alice in the Cities" will be transformed on this occasion into that of Alice in smart cities.
2021
978-88-945378-3-3
Il contributo propone tre approcci al tema della città. Il primo approccio è rappresentato da una preoccupata riflessione sulla città in pericolo morale, dagli attacchi subìti negli ultimi venti anni all’attuale pandemia. Condividiamo i timori espressi anni fa da Paul Virilio e tornati drammaticamente attuali. Il secondo approccio è rappresentato da un’ermeneutica del costruire in cui riconosciamo l’elemento identitario della città. Ci interroghiamo sul valore della “stracittà” versus l’onnipolis, recuperando in parte le suggestioni del movimento letterario italiano degli anni Venti e Trenta “stracittà e strapaese” e in parte le analisi ermeneutiche di Paul Ricoeur. Il terzo approccio si apre all’ottimismo tecnologico e al futuro delle città digitali, in cui l’intelligenza artificiale dona la curiosità e l’entusiasmo di superare confini e ostacoli che ormai non ci appartengono. Il fascino dei personaggi cinematografici di “Alice nelle città” di Wim Wenders si trasformerà in questa occasione in quello di Alice nelle “smart cities”.
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