Gli adolescenti, già alle prese con la gestione della propria identità e di molteplici compiti di sviluppo, vivono una frammentarietà ed una liquidità sociale e familiare che li rende attori e consumatori di valori e messaggi discordanti, oltre che di esperienze negative. L'ambiente familiare, in particolare, sembra riflettere un habitat frammentato e disorganizzato, dove pare prevalere quella che viene definita "devianza emozionale": sembra che i giovani siano in balia di regole del sentire paradossali e ambivalenti, a metà fra realtà e virtualità, che possono produrre conflitti, contraddizioni, paure. I minori non riuscirebbero nè a riconoscere il flusso emotivo proprio e degli altri nella relazione nè a controllarlo e a gestirlo in modo adeguato. Una crisi educativa che si riflette non solo attraverso il tradizionale abuso di alcool e stupefacenti ma anche tramite acting out estremi verso gli adulti, i pari e se stessi. La comprensione e la gestione emozionale, dunque, diventa un lavoro non solo individuale ma anche e soprattutto di gruppo che passa attraverso il sistema famiglia (socio-istituzionale più ampio) e il sistema comunità. Per questi motivi, c’è bisogno di riflettere criticamente sul concetto di “modeling” in quanto il minore ha bisogno di imitare, di condividere emozioni che fluiscono in comportamenti, di identificarsi con l’adulto datore di cura che deve rimandare lui un attaccamento sicuro e non emotivamente deviante.

Famiglia e dinamiche devianti:un'analisi socio-criminologica dei comportamenti disfunzionali dei minori nel virtuale e nel contesto reale

D'AMBROSIO M
2019-01-01

Abstract

Gli adolescenti, già alle prese con la gestione della propria identità e di molteplici compiti di sviluppo, vivono una frammentarietà ed una liquidità sociale e familiare che li rende attori e consumatori di valori e messaggi discordanti, oltre che di esperienze negative. L'ambiente familiare, in particolare, sembra riflettere un habitat frammentato e disorganizzato, dove pare prevalere quella che viene definita "devianza emozionale": sembra che i giovani siano in balia di regole del sentire paradossali e ambivalenti, a metà fra realtà e virtualità, che possono produrre conflitti, contraddizioni, paure. I minori non riuscirebbero nè a riconoscere il flusso emotivo proprio e degli altri nella relazione nè a controllarlo e a gestirlo in modo adeguato. Una crisi educativa che si riflette non solo attraverso il tradizionale abuso di alcool e stupefacenti ma anche tramite acting out estremi verso gli adulti, i pari e se stessi. La comprensione e la gestione emozionale, dunque, diventa un lavoro non solo individuale ma anche e soprattutto di gruppo che passa attraverso il sistema famiglia (socio-istituzionale più ampio) e il sistema comunità. Per questi motivi, c’è bisogno di riflettere criticamente sul concetto di “modeling” in quanto il minore ha bisogno di imitare, di condividere emozioni che fluiscono in comportamenti, di identificarsi con l’adulto datore di cura che deve rimandare lui un attaccamento sicuro e non emotivamente deviante.
2019
978-88-941762-5-4
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/102265
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact