Il paper si concentra sulla costruzione di un framework di ricerca adeguato a verificare la tesi che i flussi immigratori che riguardano il Molise possano contribuire a ripopolare o quanto meno arrestare lo spopolamento tendenziale di vaste porzioni del territorio regionale. Per la definizione del suddetto framework si decostruiscono anzitutto le radicate dicotomie stanzialità/mobilità e città/campagna, e i relativi nessi, e si considerano poi le evidenze riguardanti il fenomeno immigratorio in Molise in rapporto ad analoghe realtà territoriali italiane, alcune delle quali considerabili come buone pratiche. Dai risultati ottenuti si conclude che il territorio molisano è potenzialmente in grado di accedere a forme di urbanità regionale assai più virtuose dei processi in atto sia di diffusione degli insediamenti più densi, sia di dispersione, rarefazione, de-funzionalizzazione e abbandono delle aree più remote, a patto che siano attuate politiche di accoglienza e di stabilizzazione dei flussi immigratori, nonché pratiche volontarie e istituzionali di progettazione, pianificazione e programmazione territoriale, capaci di orientare tali flussi verso esperienze largamente autodeterminate di re-innesco di interazioni sostenibilmente produttive fra “comunità di interessi” e risorse territoriali.
Migrazioni e ritorni nel rurbano
Francesca Giangrande;Luciano De Bonis
2021-01-01
Abstract
Il paper si concentra sulla costruzione di un framework di ricerca adeguato a verificare la tesi che i flussi immigratori che riguardano il Molise possano contribuire a ripopolare o quanto meno arrestare lo spopolamento tendenziale di vaste porzioni del territorio regionale. Per la definizione del suddetto framework si decostruiscono anzitutto le radicate dicotomie stanzialità/mobilità e città/campagna, e i relativi nessi, e si considerano poi le evidenze riguardanti il fenomeno immigratorio in Molise in rapporto ad analoghe realtà territoriali italiane, alcune delle quali considerabili come buone pratiche. Dai risultati ottenuti si conclude che il territorio molisano è potenzialmente in grado di accedere a forme di urbanità regionale assai più virtuose dei processi in atto sia di diffusione degli insediamenti più densi, sia di dispersione, rarefazione, de-funzionalizzazione e abbandono delle aree più remote, a patto che siano attuate politiche di accoglienza e di stabilizzazione dei flussi immigratori, nonché pratiche volontarie e istituzionali di progettazione, pianificazione e programmazione territoriale, capaci di orientare tali flussi verso esperienze largamente autodeterminate di re-innesco di interazioni sostenibilmente produttive fra “comunità di interessi” e risorse territoriali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.