Il comparto delle autocarrozzerie si caratterizza per un elevato numero di aziende, per lo più di tipo artigianale, che condividono i medesimi fattori di rischio legati alle strutture edilizie, agli impianti tecnologici ed ai prodotti utilizzati, pertanto è necessario effettuare una valutazione dettagliata di tutti i rischi per la salute. Il grado di esposizione dipende dalle modalità di utilizzo, quantità utilizzata, tempi di utilizzo e i dispositivi di protezione individuale. In particolare, durante alcune procedure, l’ operatore può essere esposto a polveri di varia natura. In questo lavoro sono state studiate le operazioni effettuate con macchine levigatrici in cui si possono sviluppare particelle che rientrano nel range delle particelle fini e ultrafini le quali possono essere pericolose per i lavoratori esposti. Non sono state evidenziate situazioni di criticità sia come media ponderata che come esposizione a breve termine. Per il particolato disperso in aria (PM10, PM2.5, PM1 e frazione respirabile) sono stati osservati valori inferiori rispetto ai valori limiti stabiliti dall’ACGIH. Sono riportati e commentati gli andamenti di ogni frazione.
Esposizione a polveri fini ed ultrafini nel comparto autocarrozzerie
AVINO P
2014-01-01
Abstract
Il comparto delle autocarrozzerie si caratterizza per un elevato numero di aziende, per lo più di tipo artigianale, che condividono i medesimi fattori di rischio legati alle strutture edilizie, agli impianti tecnologici ed ai prodotti utilizzati, pertanto è necessario effettuare una valutazione dettagliata di tutti i rischi per la salute. Il grado di esposizione dipende dalle modalità di utilizzo, quantità utilizzata, tempi di utilizzo e i dispositivi di protezione individuale. In particolare, durante alcune procedure, l’ operatore può essere esposto a polveri di varia natura. In questo lavoro sono state studiate le operazioni effettuate con macchine levigatrici in cui si possono sviluppare particelle che rientrano nel range delle particelle fini e ultrafini le quali possono essere pericolose per i lavoratori esposti. Non sono state evidenziate situazioni di criticità sia come media ponderata che come esposizione a breve termine. Per il particolato disperso in aria (PM10, PM2.5, PM1 e frazione respirabile) sono stati osservati valori inferiori rispetto ai valori limiti stabiliti dall’ACGIH. Sono riportati e commentati gli andamenti di ogni frazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.