E' stata valutata l'efficacia di trattamenti con cloruro di calcio (0,5; 1; 2%) sulle infezioni botritiche (Botrytis cinerea Pers.) di uva da tavola cv. Italia conservata in cella frigorifera o lasciata sulle piane coperte con teli di plastica, ancora per oltre 2 mesi dopo la normale epoca di raccolta. Nel corso delle prove è stato anche rilevato l'effetto dei trattamenti sull'incidenza di altri marciumi. All'epoca della raccolta l'incidenza dei marciumi in campo, estremamente bassa, non ha consentito di differenziare le tesi a confronto. Sull'uva raccolta e conservala per 10 giorni a 3°C, seguiti da 20 giorni a 20°C, il marciume botritico ha mostrato valori tendenzialmente decrescenti all'aumentare della concentrazione del calcio; analogo andamento hanno avuto i marciumi acidi e quelli totali. Per l'uva lasciata sulle piante, la muffa grigia e gli altri marciumi sono stati significativamente ridotti rispetto al testimone già alla concentrazione più bassa (0,5%) di CaCl2. In bacche inoculate artificialmente con B. cinerea significative riduzioni delle infezioni si sono avute con l'1 e il 2% di di CaCl2, mentre l'ampiezza delle lesioni non è risultata influenzata dalle diverse concentrazioni del sale. La popolazione epifitica di lieviti e di funghi filamentosi non è risultata influenzata in maniera chiara dai trattamenti con il calcio; tuttavia, nei rilievi eseguiti 30 e 40 giorni dopo i trattamenti, valori tendenzialmente più elevati hanno mostrato i lieviti delle bacche trattate con lo 0,5 e l'l % del sale. In base alle analisi effettuate il calcio non sembra sia penetrato nella buccia delle bacche trattate. In nessuna delle concentrazioni di cloruro di calcio saggiate sono apparsi sintomi di fitotossicità sulle bacche.

Influenza di trattamenti con calcio in preraccolta sulla muffa grigia dell'uva da tavola in conservazione

LIMA, Giuseppe;
1995-01-01

Abstract

E' stata valutata l'efficacia di trattamenti con cloruro di calcio (0,5; 1; 2%) sulle infezioni botritiche (Botrytis cinerea Pers.) di uva da tavola cv. Italia conservata in cella frigorifera o lasciata sulle piane coperte con teli di plastica, ancora per oltre 2 mesi dopo la normale epoca di raccolta. Nel corso delle prove è stato anche rilevato l'effetto dei trattamenti sull'incidenza di altri marciumi. All'epoca della raccolta l'incidenza dei marciumi in campo, estremamente bassa, non ha consentito di differenziare le tesi a confronto. Sull'uva raccolta e conservala per 10 giorni a 3°C, seguiti da 20 giorni a 20°C, il marciume botritico ha mostrato valori tendenzialmente decrescenti all'aumentare della concentrazione del calcio; analogo andamento hanno avuto i marciumi acidi e quelli totali. Per l'uva lasciata sulle piante, la muffa grigia e gli altri marciumi sono stati significativamente ridotti rispetto al testimone già alla concentrazione più bassa (0,5%) di CaCl2. In bacche inoculate artificialmente con B. cinerea significative riduzioni delle infezioni si sono avute con l'1 e il 2% di di CaCl2, mentre l'ampiezza delle lesioni non è risultata influenzata dalle diverse concentrazioni del sale. La popolazione epifitica di lieviti e di funghi filamentosi non è risultata influenzata in maniera chiara dai trattamenti con il calcio; tuttavia, nei rilievi eseguiti 30 e 40 giorni dopo i trattamenti, valori tendenzialmente più elevati hanno mostrato i lieviti delle bacche trattate con lo 0,5 e l'l % del sale. In base alle analisi effettuate il calcio non sembra sia penetrato nella buccia delle bacche trattate. In nessuna delle concentrazioni di cloruro di calcio saggiate sono apparsi sintomi di fitotossicità sulle bacche.
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