The self-regulation of living system is linked to its ability to perceive internal and external changes to itself. Territorial control and integrated cooperation are the challenges for survival of new generation. Consequential to the concept of "urban living" is the restoration of existing buildings, particularly the latest in concrete. It has been estimated that over 50% of the budget allocated annually in Europe for the construction sector is spent on repairs and restorations of facilities, buildings and existing systems. With an aging infrastructure and the imposition of increased restrictions to the budget and resources available for new development, this figure is expected to grow further. The restoration of deteriorating concrete structures therefore fully fits in this broad context. In those circumstances, this paper intendeds to explore new ideas and technologies for a possible recovery of "minor" reinforced concrete buildings by combining theoretical assumptions of use with technologies applied to construction such as the exoskeletons that can strongly reduce the vulnerability of the existing buildings and proposing a meaningful possibility of integration with the seismic sensor and the modern nanotechnologies for the consolidation and the durability of concrete. Particularly dissipation devices placed side by side with the existing structure for interventions of seismic improvement. The positive effect of the exoskeleton on the design quality of recovered buildings is not negligible.

L'autoregolazione del sistema vivente è legato alla sua capacità di percepire cambiamenti interni ed esterni a se stesso. Il controllo del territorio e la cooperazione integrata sono la sfida di sopravvivenza delle nuove generazioni. A valle di tale concezione della “vita urbana” è il recupero del patrimonio edilizio esistente, in particolare quello più recente in calcestruzzo armato. E' stato stimato che oltre il 50% del budget stanziato annualmente in Europa per il settore delle costruzioni venga speso in riparazioni e restauri di strutture, edifici e impianti preesistenti. Con l’invecchiare delle infrastrutture e con l’imposizione di sempre maggiori restrizioni al bilancio e alle risorse disponibili per le nuove costruzioni, questa cifra è destinata a crescere ulteriormente. Il recupero delle strutture in cemento armato in via di deterioramento s’inserisce pertanto a pieno titolo in quest’ampio quadro. Stanti tali premesse, il contributo intende analizzare nuove idee e tecnologie possibili per un recupero degli edifici “minori” in calcestruzzo armato coniugando premesse teoriche di utilizzo con tecnologie esecutive applicate all’edilizia come gli esoscheletri che possono ridurre fortemente la vulnerabilità degli edifici esistenti e proponendo una significativa possibilità di integrazione con la sensoristica e le moderne nanotecnologie per il consolidamento e la durabilità del conglomerato cementizio. In particolare si pensa a dispositivi dissipativi che affianchino la struttura esistente per interventi di miglioramento sismico. Non trascurabile l’effetto positivo degli esoscheletri sulla migliore qualità compositiva degli edifici recuperati.

Esoscheletri e sensoristica per la riduzione della vulnerabilità sismica di edifici di nuova progettazione ed esistenti in calcestruzzo armato

CATALANO, Agostino
2017-01-01

Abstract

The self-regulation of living system is linked to its ability to perceive internal and external changes to itself. Territorial control and integrated cooperation are the challenges for survival of new generation. Consequential to the concept of "urban living" is the restoration of existing buildings, particularly the latest in concrete. It has been estimated that over 50% of the budget allocated annually in Europe for the construction sector is spent on repairs and restorations of facilities, buildings and existing systems. With an aging infrastructure and the imposition of increased restrictions to the budget and resources available for new development, this figure is expected to grow further. The restoration of deteriorating concrete structures therefore fully fits in this broad context. In those circumstances, this paper intendeds to explore new ideas and technologies for a possible recovery of "minor" reinforced concrete buildings by combining theoretical assumptions of use with technologies applied to construction such as the exoskeletons that can strongly reduce the vulnerability of the existing buildings and proposing a meaningful possibility of integration with the seismic sensor and the modern nanotechnologies for the consolidation and the durability of concrete. Particularly dissipation devices placed side by side with the existing structure for interventions of seismic improvement. The positive effect of the exoskeleton on the design quality of recovered buildings is not negligible.
2017
978-88-96386-58-3
L'autoregolazione del sistema vivente è legato alla sua capacità di percepire cambiamenti interni ed esterni a se stesso. Il controllo del territorio e la cooperazione integrata sono la sfida di sopravvivenza delle nuove generazioni. A valle di tale concezione della “vita urbana” è il recupero del patrimonio edilizio esistente, in particolare quello più recente in calcestruzzo armato. E' stato stimato che oltre il 50% del budget stanziato annualmente in Europa per il settore delle costruzioni venga speso in riparazioni e restauri di strutture, edifici e impianti preesistenti. Con l’invecchiare delle infrastrutture e con l’imposizione di sempre maggiori restrizioni al bilancio e alle risorse disponibili per le nuove costruzioni, questa cifra è destinata a crescere ulteriormente. Il recupero delle strutture in cemento armato in via di deterioramento s’inserisce pertanto a pieno titolo in quest’ampio quadro. Stanti tali premesse, il contributo intende analizzare nuove idee e tecnologie possibili per un recupero degli edifici “minori” in calcestruzzo armato coniugando premesse teoriche di utilizzo con tecnologie esecutive applicate all’edilizia come gli esoscheletri che possono ridurre fortemente la vulnerabilità degli edifici esistenti e proponendo una significativa possibilità di integrazione con la sensoristica e le moderne nanotecnologie per il consolidamento e la durabilità del conglomerato cementizio. In particolare si pensa a dispositivi dissipativi che affianchino la struttura esistente per interventi di miglioramento sismico. Non trascurabile l’effetto positivo degli esoscheletri sulla migliore qualità compositiva degli edifici recuperati.
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