La collezione delle cere anatomiche del Museo “La Specola” è stata iniziata alla fine del ‘700 da Felice Fontana, allo scopo di studiare l’anatomia umana senza l’osservazione diretta del cadavere. Essa fu infatti voluta e concepita come un trattato tridimensionale poiché è composta dai pezzi in cera, oltre che da disegni con didascalie annesse. I preparati, oltre 1400, furono realizzati tra la fine del XVIII e la metà del XIX secolo. I modelli di anatomia umana, contenuti in 513 urne, sono ordinati in sale secondo un criterio sistematico, cioè raggruppando gli organi che formano i diversi apparati del corpo. Questo studio rappresenta un tentativo di ricostruire l’anatomia del corpo umano attraverso l’esame dei preparati ceroplastici del museo, utilizzando le fotografie dei vari preparati e di particolari di esse che possano evidenziare anche strutture poco visibili durante una visita della collezione. A questo scopo, oltre che per la curiosità di sapere se la conoscenza di quelle lontane epoche corrisponde a quella moderna, abbiamo voluto ricostruire le diverse parti del corpo umano (testa, collo, tronco ed arti superiori ed inferiori) in regioni, seguendo un criterio topografico. Ognuna di queste regioni è stata studiata procedendo dalla superficie esterna verso l’interno. Le fotografie dei diversi strati di ogni regione sono state raccolte in files. Ogni scheda dei files contiene un testo esplicativo. I vocaboli anatomici del testo sono raccolti in un glossario al quale si accede con un ipertesto. Questo studio delle cere anatomiche del Museo della Specola ci ha permesso di rilevare che esse sono espressione di una conoscenza anatomica estesa, ma approfondita solo in alcuni organi ed apparati, tanto da presentare sostanziali differenze dalla anatomia moderna. Nelle schede che contengono le immagini si trovano sempre sottolineate queste discordanze.

Il significato didattico dell’Anatomia umana attraverso le cere del Museo “La Specola” di Firenze

SGAMBATI, Eleonora;
2004-01-01

Abstract

La collezione delle cere anatomiche del Museo “La Specola” è stata iniziata alla fine del ‘700 da Felice Fontana, allo scopo di studiare l’anatomia umana senza l’osservazione diretta del cadavere. Essa fu infatti voluta e concepita come un trattato tridimensionale poiché è composta dai pezzi in cera, oltre che da disegni con didascalie annesse. I preparati, oltre 1400, furono realizzati tra la fine del XVIII e la metà del XIX secolo. I modelli di anatomia umana, contenuti in 513 urne, sono ordinati in sale secondo un criterio sistematico, cioè raggruppando gli organi che formano i diversi apparati del corpo. Questo studio rappresenta un tentativo di ricostruire l’anatomia del corpo umano attraverso l’esame dei preparati ceroplastici del museo, utilizzando le fotografie dei vari preparati e di particolari di esse che possano evidenziare anche strutture poco visibili durante una visita della collezione. A questo scopo, oltre che per la curiosità di sapere se la conoscenza di quelle lontane epoche corrisponde a quella moderna, abbiamo voluto ricostruire le diverse parti del corpo umano (testa, collo, tronco ed arti superiori ed inferiori) in regioni, seguendo un criterio topografico. Ognuna di queste regioni è stata studiata procedendo dalla superficie esterna verso l’interno. Le fotografie dei diversi strati di ogni regione sono state raccolte in files. Ogni scheda dei files contiene un testo esplicativo. I vocaboli anatomici del testo sono raccolti in un glossario al quale si accede con un ipertesto. Questo studio delle cere anatomiche del Museo della Specola ci ha permesso di rilevare che esse sono espressione di una conoscenza anatomica estesa, ma approfondita solo in alcuni organi ed apparati, tanto da presentare sostanziali differenze dalla anatomia moderna. Nelle schede che contengono le immagini si trovano sempre sottolineate queste discordanze.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/66941
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