L’indagine è dedicata all’esame della disciplina delle società a partecipazione pubblica ed, in particolare, delle società c.d. “legali”, muovendo in prima battuta dall’interrogativo relativo alla rilevanza, a fini “qualificatori”, dell’interesse pubblico quale profilo ordinante dell’azionariato pubblico da un punto di vista “politico-economico” – e dunque quale dato di rilevanza meta-postiva – ovvero quale elemento di qualificazione della fattispecie, in senso proprio, delle società medesime. Le riflessioni che ne seguono si sviluppano, in primo luogo, tenendo conto del progressivo affievolimento, nel nostro ordinamento, della distinzione tra “pubblico” e “privato” quali “insiemi regole” il cui presupposto di applicazione è da ravvisare nella “qualità” e nella natura del soggetto agente nei rapporti di diritto privato. Previa analisi diacronica della traiettoria seguita dal legislatore in materia di società pubbliche e previa illustrazione del panorama normativo odierno delle società a statuto singolare, l’indagine si sofferma (i) dapprima, sulla esposizione, in chiave critica, dell’orientamento caratteristico della giurisprudenza e della dottrina amministrativa, nelle quali è invalsa – ai fini dell’individuazione della disciplina applicabile – la tendenza a riqualificare le società di che trattasi, con assimilazione di esse agli enti pubblici; e (ii) in un secondo momento, ferma la ritenuta non omologabilità delle richiamate tesi “riqualificatorie”, si è ritenuto di poter individuare il proprium delle c.d. società legali, a fattispecie esclusiva, negli effetti determinati dalla costituzione legale, da intendere quale sottrazione alla disponibilità delle parti della libera attuazione del programma associativo, nella quale sottrazione è dato ravvisare - anche per effetto dell'interpretazione analogica dell'art. 2451 cod. civ. - l’interesse pubblico sotteso alla costituzione della società medesima. Interesse, questo, al quale deve conformarsi, in termini di coerenza e congruità, in concreto, l'attività sociale e, dunque, l’interpretazione della disciplina di diritto comune societario.

Pubblico e privato nelle società legali

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2013-05-20

Abstract

L’indagine è dedicata all’esame della disciplina delle società a partecipazione pubblica ed, in particolare, delle società c.d. “legali”, muovendo in prima battuta dall’interrogativo relativo alla rilevanza, a fini “qualificatori”, dell’interesse pubblico quale profilo ordinante dell’azionariato pubblico da un punto di vista “politico-economico” – e dunque quale dato di rilevanza meta-postiva – ovvero quale elemento di qualificazione della fattispecie, in senso proprio, delle società medesime. Le riflessioni che ne seguono si sviluppano, in primo luogo, tenendo conto del progressivo affievolimento, nel nostro ordinamento, della distinzione tra “pubblico” e “privato” quali “insiemi regole” il cui presupposto di applicazione è da ravvisare nella “qualità” e nella natura del soggetto agente nei rapporti di diritto privato. Previa analisi diacronica della traiettoria seguita dal legislatore in materia di società pubbliche e previa illustrazione del panorama normativo odierno delle società a statuto singolare, l’indagine si sofferma (i) dapprima, sulla esposizione, in chiave critica, dell’orientamento caratteristico della giurisprudenza e della dottrina amministrativa, nelle quali è invalsa – ai fini dell’individuazione della disciplina applicabile – la tendenza a riqualificare le società di che trattasi, con assimilazione di esse agli enti pubblici; e (ii) in un secondo momento, ferma la ritenuta non omologabilità delle richiamate tesi “riqualificatorie”, si è ritenuto di poter individuare il proprium delle c.d. società legali, a fattispecie esclusiva, negli effetti determinati dalla costituzione legale, da intendere quale sottrazione alla disponibilità delle parti della libera attuazione del programma associativo, nella quale sottrazione è dato ravvisare - anche per effetto dell'interpretazione analogica dell'art. 2451 cod. civ. - l’interesse pubblico sotteso alla costituzione della società medesima. Interesse, questo, al quale deve conformarsi, in termini di coerenza e congruità, in concreto, l'attività sociale e, dunque, l’interpretazione della disciplina di diritto comune societario.
Public law and private law in legal companies
20-mag-2013
Mazzotta, Stefano
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Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11695/66388
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