The essay goes through the whole work of Leonardo Cremonini, from the beginning to the latest works. The text analyzes the central motives and symbols of Cremonini's painting and the metaphysical component of his work.

Il saggio analizza l'intero sviluppo dell'opera del pittore italiano Leonardo Cremonini (Bologna 1925-Parigi 2010), prendendo in esame i motivi centrali presenti nel suo lavoro. Il saggio parte dalla produzione giovanile dell'artista e dal suo legame con l'isola d'Ischia che gli suggerisce molti spunti. Nello studio si passa poi all'interesse per Cremonini di intellettuali e artisti come il celebre direttore del MoMA William Rubin, come Balthus o Francis Bacon, suoi amici e come Umberto Eco, Italo Calvino, Louis Althusser, Alberto Moravia. Il testo nota come il pittore sembri riscoprire la funzione superiore di conoscenza della pittura, in una meditazione sulla percezione umana, nei suoi diversi momenti, dall’infanzia all’età adulta e, paradossalmente fino al confine della vita. Cremonini appare molto interessato a rielaborare l’apertura di prospettive multiple delle piazze di de Chirico, il gioco di oggetti e spazi nel chiuso dei suoi interni ferraresi e la presenza dei giocattoli, di tele, di righelli e di squadre nelle sue opere. In questo senso possono avere un valore speciale le riflessioni di de Chirico sul ritorno all’infanzia come momento privilegiato per l’artista e per la sua opera sul gioco come spazio di vera conoscenza della realtà e del mistero che nasconde dietro le sue apparenze. Il saggio si conclude con una riflessione poetica sul sentimento elegiaco del tempo presente nei dipinti di Cremonini.

- Leonardo Cremonini. La pittura del tempo

CANOVA, Lorenzo
2017-01-01

Abstract

The essay goes through the whole work of Leonardo Cremonini, from the beginning to the latest works. The text analyzes the central motives and symbols of Cremonini's painting and the metaphysical component of his work.
2017
9780692158517
Il saggio analizza l'intero sviluppo dell'opera del pittore italiano Leonardo Cremonini (Bologna 1925-Parigi 2010), prendendo in esame i motivi centrali presenti nel suo lavoro. Il saggio parte dalla produzione giovanile dell'artista e dal suo legame con l'isola d'Ischia che gli suggerisce molti spunti. Nello studio si passa poi all'interesse per Cremonini di intellettuali e artisti come il celebre direttore del MoMA William Rubin, come Balthus o Francis Bacon, suoi amici e come Umberto Eco, Italo Calvino, Louis Althusser, Alberto Moravia. Il testo nota come il pittore sembri riscoprire la funzione superiore di conoscenza della pittura, in una meditazione sulla percezione umana, nei suoi diversi momenti, dall’infanzia all’età adulta e, paradossalmente fino al confine della vita. Cremonini appare molto interessato a rielaborare l’apertura di prospettive multiple delle piazze di de Chirico, il gioco di oggetti e spazi nel chiuso dei suoi interni ferraresi e la presenza dei giocattoli, di tele, di righelli e di squadre nelle sue opere. In questo senso possono avere un valore speciale le riflessioni di de Chirico sul ritorno all’infanzia come momento privilegiato per l’artista e per la sua opera sul gioco come spazio di vera conoscenza della realtà e del mistero che nasconde dietro le sue apparenze. Il saggio si conclude con una riflessione poetica sul sentimento elegiaco del tempo presente nei dipinti di Cremonini.
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