Il saggio affronta il tema dei limiti posti al potere datoriale di controllo sui dipendenti e sul patrimonio aziendale, dall’art. 4, L. 20 maggio 1970, n. 300 (c.d. Statuto dei lavoratori), soffermandosi sulla evoluzione della normativa e, in particolare sul contenuto della nuova disciplina di legge. Nello specifico, l’Autore evidenzia come la disposizione vigente legittimi il ricorso ai controlli a distanza, affiancando alle esigenze “tradizionali”, consistenti nelle «esigenze organizzative, produttive e per la sicurezza del lavoro», quelle di «tutela del patrimonio aziendale». Essa, inoltre, interviene sulla procedura concertativa ed amministrativa, subordinando la possibilità di installare e/o utilizzare strumenti idonei a consentire un “controllo a distanza” dei prestatori alla duplice condizione della sussistenza di specifiche esigenze e dell’adempimento di vincoli procedurali, fra i quali un’adeguata informativa, ed introduce una nuova, rilevante regolamentazione relativamente agli ”strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa” ed a quelli di “registrazione degli accessi e delle presenze” (rispetto ai quali non si applica la procedura di garanzia prevista al primo comma della norma).

Impianti audiovisivi e strumenti di controllo fra esigenze aziendali e tutela della sfera personale del lavoratore

BETTINI, Maria Novella
2016-01-01

Abstract

Il saggio affronta il tema dei limiti posti al potere datoriale di controllo sui dipendenti e sul patrimonio aziendale, dall’art. 4, L. 20 maggio 1970, n. 300 (c.d. Statuto dei lavoratori), soffermandosi sulla evoluzione della normativa e, in particolare sul contenuto della nuova disciplina di legge. Nello specifico, l’Autore evidenzia come la disposizione vigente legittimi il ricorso ai controlli a distanza, affiancando alle esigenze “tradizionali”, consistenti nelle «esigenze organizzative, produttive e per la sicurezza del lavoro», quelle di «tutela del patrimonio aziendale». Essa, inoltre, interviene sulla procedura concertativa ed amministrativa, subordinando la possibilità di installare e/o utilizzare strumenti idonei a consentire un “controllo a distanza” dei prestatori alla duplice condizione della sussistenza di specifiche esigenze e dell’adempimento di vincoli procedurali, fra i quali un’adeguata informativa, ed introduce una nuova, rilevante regolamentazione relativamente agli ”strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa” ed a quelli di “registrazione degli accessi e delle presenze” (rispetto ai quali non si applica la procedura di garanzia prevista al primo comma della norma).
2016
978-88-6342-997-8
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