Il presente lavoro è finalizzato allo studio delle trincee e delle barriere in calcestruzzo come sistemi di attenuazione delle vibrazioni trasmesse nel sottosuolo da treni ad Alta Velocità (AV). Lo studio prende in esame le vibrazioni che si generano in prossimità di linee ferroviarie di superficie analizzandone il fenomeno di propagazione per via numerica, mediante tecnica di discretizzazione spaziale agli elementi finiti. La validazione del modello matematico-numerico è stata conseguita simulando un caso reale, rappresentato dal passaggio di treni a velocità variabile tra 223 e 314 km/h su un tratto della linea ferroviaria Parigi-Bruxelles [DEGRANDE E SHILLEMANS, 2001]. Lo stesso approccio è stato utilizzato per studiare l’efficacia di sistemi di attenuazione delle vibrazioni, quali trincee e barriere, e l’influenza che un eventuale substrato roccioso, in virtù della sua profondità dal piano campagna e inclinazione rispetto all’orizzontale, possa avere sulle vibrazioni in superficie e sul funzionamento dei sistemi di isolamento. I risultati ottenuti dimostrano che, in virtù delle basse frequenze che caratterizzano le vibrazioni indotte nel terreno da treni AV, i sistemi di isolamento considerati, cui tipicamente si ricorre per risolvere il problema delle vibrazioni a posteriori, quando la linea AV è già in funzione, risultano non del tutto efficaci. La presenza e la configurazione geometrica di un eventuale substrato roccioso possono condizionare ulteriormente il funzionamento delle trincee e delle barriere, specialmente se il tetto del substrato è localizzato a profondità ridotte rispetto al piano campagna.

Propagazione ed isolamento delle vibrazioni del terreno prodotte da treni ad alta velocità

SANTUCCI DE MAGISTRIS, Filippo
2007-01-01

Abstract

Il presente lavoro è finalizzato allo studio delle trincee e delle barriere in calcestruzzo come sistemi di attenuazione delle vibrazioni trasmesse nel sottosuolo da treni ad Alta Velocità (AV). Lo studio prende in esame le vibrazioni che si generano in prossimità di linee ferroviarie di superficie analizzandone il fenomeno di propagazione per via numerica, mediante tecnica di discretizzazione spaziale agli elementi finiti. La validazione del modello matematico-numerico è stata conseguita simulando un caso reale, rappresentato dal passaggio di treni a velocità variabile tra 223 e 314 km/h su un tratto della linea ferroviaria Parigi-Bruxelles [DEGRANDE E SHILLEMANS, 2001]. Lo stesso approccio è stato utilizzato per studiare l’efficacia di sistemi di attenuazione delle vibrazioni, quali trincee e barriere, e l’influenza che un eventuale substrato roccioso, in virtù della sua profondità dal piano campagna e inclinazione rispetto all’orizzontale, possa avere sulle vibrazioni in superficie e sul funzionamento dei sistemi di isolamento. I risultati ottenuti dimostrano che, in virtù delle basse frequenze che caratterizzano le vibrazioni indotte nel terreno da treni AV, i sistemi di isolamento considerati, cui tipicamente si ricorre per risolvere il problema delle vibrazioni a posteriori, quando la linea AV è già in funzione, risultano non del tutto efficaci. La presenza e la configurazione geometrica di un eventuale substrato roccioso possono condizionare ulteriormente il funzionamento delle trincee e delle barriere, specialmente se il tetto del substrato è localizzato a profondità ridotte rispetto al piano campagna.
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