L’analisi del voto non proporzionale come forma alternativa di organizzazione dei processi decisionali muove dalla ricostruzione giuridica delle figure tipizzate del tetto massimo e del voto scalare. Premesse talune considerazioni per meglio precisarne l’efficacia sul piano funzionale, l’esame è quindi dedicato al loro inquadramento giuridico. L’attenzione viene poi spostata sui rapporti tra il voto non proporzionale e il principio capitalistico, al fine di stabilire entro quali limiti possa dispiegarsi la libertà dei soci di concepire delle forme alternative di distribuzione del voto. Individuata la tipologia di clausole ammissibili, il volume affronta infine i principali problemi di disciplina che il loro impiego comporta.
Principio capitalistico e voto non proporzionale nella società per azioni
LA SALA, Gian Paolo
2011-01-01
Abstract
L’analisi del voto non proporzionale come forma alternativa di organizzazione dei processi decisionali muove dalla ricostruzione giuridica delle figure tipizzate del tetto massimo e del voto scalare. Premesse talune considerazioni per meglio precisarne l’efficacia sul piano funzionale, l’esame è quindi dedicato al loro inquadramento giuridico. L’attenzione viene poi spostata sui rapporti tra il voto non proporzionale e il principio capitalistico, al fine di stabilire entro quali limiti possa dispiegarsi la libertà dei soci di concepire delle forme alternative di distribuzione del voto. Individuata la tipologia di clausole ammissibili, il volume affronta infine i principali problemi di disciplina che il loro impiego comporta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.