L’idea progettuale prima di trasformarsi in realtà costruita viene sottoposta a numerose verifiche che abbracciano vari campi applicativi e che sono necessarie per le scelte definitive e per ottimizzare il progetto. Lo stesso progettista, prima di diffondere l’idea progettuale, effettua questa operazione svariate volte; durante la fase del progetto, la prima idea viene continuamente elaborata ed affinata sino alla definizione della soluzione più idonea e coerente agli input di partenza. Durante questo arco di tempo i progettisti sono chiamati a produrre molteplici documenti come gli elaborati grafici bidimensionali e tridimensionali, le relazioni tecniche, i computi metrici e i modelli architettonici; tra questa documentazione, che complessivamente costituisce il progetto, il modello architettonico da sempre ricopre un ruolo fondamentale per la documentazione e la comprensione del progetto e dell’idea dell’architettura. L’efficacia di tale mezzo è dovuta alla minore competenza tecnica richiesta a chi deve immaginare il risultato finale rispetto a mezzi di rappresentazione maggiormente tecnici quali quelli grafici, che risultano molto intuitivi e necessitano di una educazione speciale per la interpretazione. Caratteristica fondamentale comune sia al modello materiale sia a quello digitale è certamente l’astrazione da tutta una serie di qualità del fenomeno reale, la quale facilita il compito di chi guarda per capire; nel caso del modello architettonico essa può riguardare le dimensioni, i materiali, il colore, i rapporti tra le parti componenti. Pertanto si può asserire che, la maggiore intuitività di questa forma di rappresentazione trova contrappeso in una caratteristica diametralmente opposta: l’astrazione. La coesistenza in unico oggetto di qualità opposte e generalmente attributi di entità distinte e separate fa scaturire l’effetto intellettualmente stimolante e quindi l’efficacia del modello architettonico e lo avvicina a forme espressive artistica che utilizzano l’effetto della sostituzione delle qualità per colpire l’attenzione dello spettatore.

Il modello quale strumento per la documentazione dell'idea di architettura

BARLOZZINI, Piero
2001-01-01

Abstract

L’idea progettuale prima di trasformarsi in realtà costruita viene sottoposta a numerose verifiche che abbracciano vari campi applicativi e che sono necessarie per le scelte definitive e per ottimizzare il progetto. Lo stesso progettista, prima di diffondere l’idea progettuale, effettua questa operazione svariate volte; durante la fase del progetto, la prima idea viene continuamente elaborata ed affinata sino alla definizione della soluzione più idonea e coerente agli input di partenza. Durante questo arco di tempo i progettisti sono chiamati a produrre molteplici documenti come gli elaborati grafici bidimensionali e tridimensionali, le relazioni tecniche, i computi metrici e i modelli architettonici; tra questa documentazione, che complessivamente costituisce il progetto, il modello architettonico da sempre ricopre un ruolo fondamentale per la documentazione e la comprensione del progetto e dell’idea dell’architettura. L’efficacia di tale mezzo è dovuta alla minore competenza tecnica richiesta a chi deve immaginare il risultato finale rispetto a mezzi di rappresentazione maggiormente tecnici quali quelli grafici, che risultano molto intuitivi e necessitano di una educazione speciale per la interpretazione. Caratteristica fondamentale comune sia al modello materiale sia a quello digitale è certamente l’astrazione da tutta una serie di qualità del fenomeno reale, la quale facilita il compito di chi guarda per capire; nel caso del modello architettonico essa può riguardare le dimensioni, i materiali, il colore, i rapporti tra le parti componenti. Pertanto si può asserire che, la maggiore intuitività di questa forma di rappresentazione trova contrappeso in una caratteristica diametralmente opposta: l’astrazione. La coesistenza in unico oggetto di qualità opposte e generalmente attributi di entità distinte e separate fa scaturire l’effetto intellettualmente stimolante e quindi l’efficacia del modello architettonico e lo avvicina a forme espressive artistica che utilizzano l’effetto della sostituzione delle qualità per colpire l’attenzione dello spettatore.
2001
84-8138-449-6
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