Il quadro dell’intervento pubblico in agricoltura ha subìto notevoli cambiamenti sotto lo spinta delle politiche comunitarie e nazionali e del cosiddetto processo di “devoluzione”, cioè del trasferimento di funzioni e risorse dallo Stato alle Regioni ed agli altri Enti locali. Su questo scenario si inserisce la legge 42/2009 di attuazione del “nuovo” articolo 119 della Costituzione (federalismo fiscale). Il lavoro indaga le implicazioni che l’attuazione di tale legge può avere sull’intervento in agricoltura e propone indicazioni metodologiche ai fini della individuazione e quantificazione dei fabbisogni regionali. La riflessione parte dai fondamenti giuridici e culturali dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) riferibili al settore agricolo per approdare ad una metodologia di quantificazione della spesa congruente con le nuove definizioni previste dalla normativa: LEP, “Non LEP” ed Interventi Speciali. Il lavoro presenta cioè una rilettura della legge citata volta ad identificare il ruolo dell’agricoltura quale destinatario e/o fornitore di prestazioni essenziali e, analizzando le voci elementari di spesa presenti nella banca dati INEA, esso propone una nuova classificazione sperimentale della spesa stessa. L’individuazione dei contenuti specifici dei LEP agricoli (i LEPA ) è stata infatti realizzata applicando i criteri metodologici individuati ai singoli capitoli di spesa di tre casi regionali, riclassificandone la spesa in modo da quantificare quanta possa essere ascritta ai LEPA e quanta possa essere considerata Non LEPA o per interventi speciali. Successivamente il lavoro si misura con la individuazione dei fabbisogni e dei costi standard, che rappresentano la chiave di volta del nuovo sistema di finanziamento degli enti decentrati definito dalla legge citata. Anche in questo caso il lavoro parte dai fondamenti teorici per misurarsi con i problemi della loro definizione sul piano empirico. In questo quadro vengono realizzate due simulazioni operative, la prima delle quali fondata sulla spesa “storica” delle Regioni considerate, la seconda che prende in considerazione i costi delle procedure amministrative della politica agricola comunitaria.

Spesa agricola regionale e “federalismo fiscale” – Problemi di determinazione dei fabbisogni finanziari INEA

IEVOLI, Corrado
2010-01-01

Abstract

Il quadro dell’intervento pubblico in agricoltura ha subìto notevoli cambiamenti sotto lo spinta delle politiche comunitarie e nazionali e del cosiddetto processo di “devoluzione”, cioè del trasferimento di funzioni e risorse dallo Stato alle Regioni ed agli altri Enti locali. Su questo scenario si inserisce la legge 42/2009 di attuazione del “nuovo” articolo 119 della Costituzione (federalismo fiscale). Il lavoro indaga le implicazioni che l’attuazione di tale legge può avere sull’intervento in agricoltura e propone indicazioni metodologiche ai fini della individuazione e quantificazione dei fabbisogni regionali. La riflessione parte dai fondamenti giuridici e culturali dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) riferibili al settore agricolo per approdare ad una metodologia di quantificazione della spesa congruente con le nuove definizioni previste dalla normativa: LEP, “Non LEP” ed Interventi Speciali. Il lavoro presenta cioè una rilettura della legge citata volta ad identificare il ruolo dell’agricoltura quale destinatario e/o fornitore di prestazioni essenziali e, analizzando le voci elementari di spesa presenti nella banca dati INEA, esso propone una nuova classificazione sperimentale della spesa stessa. L’individuazione dei contenuti specifici dei LEP agricoli (i LEPA ) è stata infatti realizzata applicando i criteri metodologici individuati ai singoli capitoli di spesa di tre casi regionali, riclassificandone la spesa in modo da quantificare quanta possa essere ascritta ai LEPA e quanta possa essere considerata Non LEPA o per interventi speciali. Successivamente il lavoro si misura con la individuazione dei fabbisogni e dei costi standard, che rappresentano la chiave di volta del nuovo sistema di finanziamento degli enti decentrati definito dalla legge citata. Anche in questo caso il lavoro parte dai fondamenti teorici per misurarsi con i problemi della loro definizione sul piano empirico. In questo quadro vengono realizzate due simulazioni operative, la prima delle quali fondata sulla spesa “storica” delle Regioni considerate, la seconda che prende in considerazione i costi delle procedure amministrative della politica agricola comunitaria.
2010
978-88-495-2049-1
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