Introduzione: Scopo dello studio è quello di determinare i tassi di ideazione suicidaria e di tentativi di suicidio e di analizzare il ruolo della depressione e di altri disturbi mentali che possono predisporre la popolazione detenuta a condotte suicidarie. Metodologia: A 1555 detenuti, appartenenti agli Istituti di Pena della regione Abruzzo, è stata somministrata un’intervista strutturata, che includeva diversi test psicometrici, tesa a valutare l’ideazione suicidaria, la storia di tentativi di suicidio e l’attuale rischio di suicidio. Risultati: Dell’intero campione, il 41.6% presenta un’ideazione suicidaria e il 12.9% presenta precedenti tentativi di suicidio. Una percentuale significativa di soggetti presenta una storia di disturbo psichiatrico appartenente all’Asse I (51.3%), come abuso di sostanze, depressione, disturbo bipolare, schizofrenia, e disturbi d’ansia. L’intero campione ottiene un punteggio di 7.93 (DS=6.6) sulla Hamilton Depression Rating Scale e i soggetti che hanno tentato il suicidio o presentano un’ideazione suicidaria ottengono punteggi significativamente più elevati. I soggetti che non hanno mai compiuto tentativi di suicidio e non presentano ideazione suicidaria sono invece caratterizzati da un maggior numero di comportamenti violenti durante la detenzione (χ2(2)=99.86, P<0.001), di detenzioni minorili (χ2(2)= 58.92, P<0.001) e crimini violenti (χ2(2)= 5.09, P=0.024). Conclusioni: I risultati dell’ananlisi statistica condotta dimostrano che il fattore maggiormente predittivo della presenza di rischio sucidario risulta essere un punteggio elevato nella HDRS, mentre per l’assenza di tale rischio risultano essere i comportamenti violenti durante la detenzione e l’aver commesso crimini violenti. I risultati dello studio, inoltre, evidenziano l’elevato tasso di ideazione suicidaria e tentativi di suicidio nella popolazione detenuta e la loro possibile associazione con disturbi appartenenti all’Asse I.

TASSI DI IDEAZIONE SUICIDARIA E TENTATIVI DI SUICIDIO NELLA POPOLAZIONE DETENUTA

Recchia L;SARCHIAPONE, Marco
2011-01-01

Abstract

Introduzione: Scopo dello studio è quello di determinare i tassi di ideazione suicidaria e di tentativi di suicidio e di analizzare il ruolo della depressione e di altri disturbi mentali che possono predisporre la popolazione detenuta a condotte suicidarie. Metodologia: A 1555 detenuti, appartenenti agli Istituti di Pena della regione Abruzzo, è stata somministrata un’intervista strutturata, che includeva diversi test psicometrici, tesa a valutare l’ideazione suicidaria, la storia di tentativi di suicidio e l’attuale rischio di suicidio. Risultati: Dell’intero campione, il 41.6% presenta un’ideazione suicidaria e il 12.9% presenta precedenti tentativi di suicidio. Una percentuale significativa di soggetti presenta una storia di disturbo psichiatrico appartenente all’Asse I (51.3%), come abuso di sostanze, depressione, disturbo bipolare, schizofrenia, e disturbi d’ansia. L’intero campione ottiene un punteggio di 7.93 (DS=6.6) sulla Hamilton Depression Rating Scale e i soggetti che hanno tentato il suicidio o presentano un’ideazione suicidaria ottengono punteggi significativamente più elevati. I soggetti che non hanno mai compiuto tentativi di suicidio e non presentano ideazione suicidaria sono invece caratterizzati da un maggior numero di comportamenti violenti durante la detenzione (χ2(2)=99.86, P<0.001), di detenzioni minorili (χ2(2)= 58.92, P<0.001) e crimini violenti (χ2(2)= 5.09, P=0.024). Conclusioni: I risultati dell’ananlisi statistica condotta dimostrano che il fattore maggiormente predittivo della presenza di rischio sucidario risulta essere un punteggio elevato nella HDRS, mentre per l’assenza di tale rischio risultano essere i comportamenti violenti durante la detenzione e l’aver commesso crimini violenti. I risultati dello studio, inoltre, evidenziano l’elevato tasso di ideazione suicidaria e tentativi di suicidio nella popolazione detenuta e la loro possibile associazione con disturbi appartenenti all’Asse I.
2011
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