Lo studio del piano delle capriate del Palazzo Reale di Caserta appartiene ad un lavoro di ricerca e documentazione, promosso della Soprintendenza di Caserta, che ha interessato l’intero complesso settecentesco progettato da Luigi Vanvitelli; uno dei “grandi attrattori nazionali” che tuttavia non era mai stato oggetto di un rilievo generale di valore scientifico. Nello specifico l’indagine si è manifestata di interesse del tutto particolare; si tratta, infatti, di un mondo invero sostanzialmente inesplorato: visitarlo è come sfogliare un ricco testo di tecnica delle costruzioni. In questo piano, infatti, è accolta una serie nutrita di soluzioni costruttive sia per le strutture murarie che per quelle lignee, queste ultime non relative alla sola copertura dell’edificio. È questo, infatti, il livello nel quale si leggono con tutta chiarezza anche le strutture lignee che sostengono le false volte dell’ultimo piano e dello scalone reale. Interessante è stato anche il raffronto tra lo stato dell’arte e gli intenti progettuali, riscontrati nei documenti redatti per la Corte borbonica e nelle missive che, periodicamente, il progettista inviava al proprio fratello Urbano mentre era intento al progetto e alla realizzazione della fabbrica, che ha consentito di costatare come nulla, nella costruzione, sia stato affidato al caso. Il risultato di tale lavoro è una documentazione esaustiva, di disegni e fotografie, che, peraltro, ci consente la riconsiderazione dell’eccezionale capacità ideativa, progettuale e realizzativa del Vanvitelli.

Le strutture di sostegno della copertura del Palazzo Reale di Caserta

BARLOZZINI, Piero
2010-01-01

Abstract

Lo studio del piano delle capriate del Palazzo Reale di Caserta appartiene ad un lavoro di ricerca e documentazione, promosso della Soprintendenza di Caserta, che ha interessato l’intero complesso settecentesco progettato da Luigi Vanvitelli; uno dei “grandi attrattori nazionali” che tuttavia non era mai stato oggetto di un rilievo generale di valore scientifico. Nello specifico l’indagine si è manifestata di interesse del tutto particolare; si tratta, infatti, di un mondo invero sostanzialmente inesplorato: visitarlo è come sfogliare un ricco testo di tecnica delle costruzioni. In questo piano, infatti, è accolta una serie nutrita di soluzioni costruttive sia per le strutture murarie che per quelle lignee, queste ultime non relative alla sola copertura dell’edificio. È questo, infatti, il livello nel quale si leggono con tutta chiarezza anche le strutture lignee che sostengono le false volte dell’ultimo piano e dello scalone reale. Interessante è stato anche il raffronto tra lo stato dell’arte e gli intenti progettuali, riscontrati nei documenti redatti per la Corte borbonica e nelle missive che, periodicamente, il progettista inviava al proprio fratello Urbano mentre era intento al progetto e alla realizzazione della fabbrica, che ha consentito di costatare come nulla, nella costruzione, sia stato affidato al caso. Il risultato di tale lavoro è una documentazione esaustiva, di disegni e fotografie, che, peraltro, ci consente la riconsiderazione dell’eccezionale capacità ideativa, progettuale e realizzativa del Vanvitelli.
2010
9788426815293
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