Any form of planning should take simultaneously into account both the existing system of values in a given culture - in particular the "central" values - and the technological and general "context" conditions of the given culture. It is thus useless and even damaging to try, through planning, to propose or re-propose social practices that aren't sufficiently consistent with the particular system of values, the "central" values and the technological ones of a given culture. On the other hand, our present culture doesn't accept nor share unanimously "central" values. To a certain extent it is thus inevitable to promote through planning a more generalized affirmation of same "values". Nevertheless it is necessary to be conscious that not only they cannot be promoted through forms of social manipulation but also that they imply - as largely uncounscious assumptions that appear in a semi-automatic way - the use of planning forms that require an "aesthetic" type of sensibility, able to integrate science, art and technique.

Ogni forma di pianificazione dovrebbe tener conto, contemporaneamente, sia del sistema di valori esistente in una data cultura, in particolare dei suoi valori "centrali", sia delle condizioni tecnologiche, e più in generale "di contesto" in cui la cultua si trova. E’ quindi inutile, anzi dannoso, cercare con la pianificazione di proporre o riproporre pratiche sociali che non siano dotate della necessaria coerenza con il sistema di valori - in particolare i valori “centrali” - e contemporaneamente le condizioni di contesto - in particolare oggi quelle tecnologiche - di una determinata cultura. D’altra parte nella nostra attuale cultura i “valori centrali” non sono unanimemente accettati e condivisi. E’ perciò in un certo senso inevitabile promuovere con la pianificazione l’affermazione più generalizzata di alcuni ‘valori’, ma è anche necessario essere coscienti che non solo essi non possono essere promossi con forme di manipolazione sociale, ma che, come presupposti largamente inconsapevoli che si formano in modo semi-automatico, essi richiedono forme di pianificazione che richiedono una sensibilità di tipo "estetico", nel senso che comportano la capacità di integrare scienza, arte e tecnica.

Bateson, la città e il piano: la fecondità dell'ecologia della mente per gli studi urbani

DE BONIS, Luciano
2004-01-01

Abstract

Any form of planning should take simultaneously into account both the existing system of values in a given culture - in particular the "central" values - and the technological and general "context" conditions of the given culture. It is thus useless and even damaging to try, through planning, to propose or re-propose social practices that aren't sufficiently consistent with the particular system of values, the "central" values and the technological ones of a given culture. On the other hand, our present culture doesn't accept nor share unanimously "central" values. To a certain extent it is thus inevitable to promote through planning a more generalized affirmation of same "values". Nevertheless it is necessary to be conscious that not only they cannot be promoted through forms of social manipulation but also that they imply - as largely uncounscious assumptions that appear in a semi-automatic way - the use of planning forms that require an "aesthetic" type of sensibility, able to integrate science, art and technique.
2004
88-492-0679-8
Ogni forma di pianificazione dovrebbe tener conto, contemporaneamente, sia del sistema di valori esistente in una data cultura, in particolare dei suoi valori "centrali", sia delle condizioni tecnologiche, e più in generale "di contesto" in cui la cultua si trova. E’ quindi inutile, anzi dannoso, cercare con la pianificazione di proporre o riproporre pratiche sociali che non siano dotate della necessaria coerenza con il sistema di valori - in particolare i valori “centrali” - e contemporaneamente le condizioni di contesto - in particolare oggi quelle tecnologiche - di una determinata cultura. D’altra parte nella nostra attuale cultura i “valori centrali” non sono unanimemente accettati e condivisi. E’ perciò in un certo senso inevitabile promuovere con la pianificazione l’affermazione più generalizzata di alcuni ‘valori’, ma è anche necessario essere coscienti che non solo essi non possono essere promossi con forme di manipolazione sociale, ma che, come presupposti largamente inconsapevoli che si formano in modo semi-automatico, essi richiedono forme di pianificazione che richiedono una sensibilità di tipo "estetico", nel senso che comportano la capacità di integrare scienza, arte e tecnica.
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