La figura di Romolo: tra filosofia della mitologia e antropologia giuridica

In Schelling's vision, mythology, as the product of a necessary process of consciousness, parallel to that which concerns the history of nature, finds its specific space, which cannot be exhausted in a subordinate of history. By coming into contact with powers that myth figuratively dramatizes in supra-human beings, the human spirit expresses an imaginative force of elements of objective reality that cannot be reduced to the categories of rational thought. Inextricably linked to the era of the founding of Rome, the Romulean saga records the thickening of the fundamental aspects that characterize the dawn of the singular civil identity of the Roman people, already open to the supra-political dimension of the ius.

Nella visione di Schelling la mitologia, in quanto prodotto di un processo necessario della coscienza, parallelamente a quello che interessa la storia della natura, trova un suo spazio specifico, non esauribile in una subordinata della Storia. Entrando in contatto con potenze che il mito drammatizza figurativamente in esseri sovra-umani, lo spirito umano esprime una forza immaginativa di elementi di realtà oggettiva irriducibili alle categorie del pensiero razionale. Inestricabilmente legata all’epoca della fondazione di Roma, la saga romulea registra l’addensarsi degli aspetti fondamentali che caratterizzano gli albori della singolare identità civile del popolo romano, già potenzialmente aperta alla dimensione sovrapolitica dello ius.